Wall Street è stata ancora una volta preda di umori volatili, con gli investitori in attesa di conoscere i dettagli del piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari sistema finanziario, con il governo degli Stati Uniti acquisterà gli asset rischiosi che hanno intossicato i bilanci degli istituti finanziari. I listini hanno riportato perdite decise, mentre le materie prime - il petrolio in particolare - hanno messo a segno guadagni spettacolari. Il greggio ha riportato il suo maggior rialzo giornaliero di sempre da quando ha iniziato a essere scambiato sul New York Stock Exchange nel 1984. Al termina della giornata Wall Street ha chiuso in terreno negativo ieri sera. Il Dow Jones ha perso il 3,31% a 11.011,79 punti, il Nasdaq è arretrato del 4,17% a 2178,98 punti, mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno il 3,82% a 1207,10 punti. Il dollaro ha ceduto terreno, contribuendo al rialzo del greggio, registrando il maggior calo giornaliero sull'euro da quando la moneta unica è stata introdotta nel 1999. Alla fine della giornata di contrattazioni a New York, l'euro ha chiuso aquota 1,4808 dollari, in rialzo del 2,3% rispetto agli 1,4470 dollari della chiusura di venerdì. Nel corso delle contrattazioni aveva raggiunto quota 1,4866, il livello massimo dal 22 agosto scorso. Il biglietto verde ha chiuso in ribasso anche sulla divisa giapponese a quota 105,4 yen , rispetto ai 107,01 yen registrati nell'ultima chiusura. ATS

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