Economia
Borsa svizzera: rimane orientata al ribasso
Redazione
13 anni fa

La borsa svizzera rimane orientata al ribasso, per quanto più contenuto di altre piazze continentali: alle 15.20 l'indice dei valori guida SMI segnava 6695,95 punti (-0,08% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,19% a 6173,41 punti. Secondo gli operatori dopo la progressione realizzata la settimana scorsa una fase di consolidamento, seppur lieve, era attesa. I volumi di scambio sono ridotti, in attesa di conoscere l'esisto delle incerte elezioni presidenziali americane. Stando agli specialisti oggi nemmeno il nuovo dato dell'indice ISM dei servizi negli Usa, che sarà pubblicato fra breve e che in generale è considerato assai importante, riuscirà a fornire impulsi. Sul fronte interno sono in calo i bancari UBS (-0,69%), Credit Suisse (-0,77%) e Julius Bär (-1,46%), come pure gli assicurativi Swiss Re (-0,39%) e Zurich (-0,13%). Fra i titoli più legati alla congiuntura in difficoltà è Adecco (-1,93%), che domani presenterà i trimestrali: gli investitori temono che la crisi economica in Europa abbia avuto un effetto importante. ABB (+0,12%) ha virato in positivo, raggiungendo Holcim (+0,08%), che è sostenuta da una raccomandazione di UBS. Euforica si sta mostrando la sempre volatile Transocean (+3,31%), che ha informato oggi sull'andamento degli affari e che aveva avviato la giornata in rosso sulla scia di commenti non lusinghieri da parte degli analisti. Fatica il segmento del lusso, con Richemont (-1,53%) un passo dietro Swatch (-1,08%). Si muovono in ordine sparso i valori difensivi Nestlé (+0,68%), Novartis (-0,87%) e Roche (+0,55%): quest'ultimo titolo beneficia dei risultati positivi riguardanti i test sul farmaco Aleglitazar, un preparato contro il diabete. Nel mercato allargato crolla Leclanché (-55,05%), alle prese con un'acuta crisi di liquidità e con la prospettiva di forti perdite annuali. Male anche Dufry (-2,52%), che con gli ultimi dati pubblicati non ha convinto gli osservatori. Batte per contro il mercato Phoenix Mecano (+1,04%): il rallentamento trimestrale dovuto alla crisi era infatti già stato in parte anticipato in settembre. ATS

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