La Banca nazionale svizzera (BNS) ha chiuso il primo semestre con un utile di 0,8 miliardi di franchi. Il periodo in rassegna è stato condizionato dalle conseguenze del coronavirus, che hanno comportato un’elevata volatilità dei mercati finanziari, scrive oggi l’istituto.

Per quanto riguarda le posizioni in valuta estera, è stata accusata una perdita complessiva di 6,8 miliardi, si legge in un comunicato. Sulle posizioni in franchi si registra invece un utile di 0,6 miliardi, che risulta principalmente dagli interessi negativi applicati agli averi in conto giro.

Sulla disponibilità in oro, a fronte di una quantità invariata, è risultata una plusvalenza di 7,1 miliardi. A fine giugno, il prezzo di un chilogrammo ammontava a 54’069 franchi, contro i 47’222 franchi di fine 2019.

Il risultato della BNS è soggetto a forti oscillazioni che rendono difficile trarre conclusioni per l’intero esercizio. Questo perché, sottolinea la banca, dipende prevalentemente dall’andamento dei mercati dell’oro, dei cambi e dei capitali.

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