
In Svizzera, nel 2008 l'economia dovrebbe crescere del 2,1%. È quanto indicano gli esperti dell'istituto BAK Basel Economics, aggiungendo che - malgrado una perdita di smalto dell'industria chimica e farmaceutica - il maggior incremento dovrebbe interessare la regione di Basilea. Durante un seminario, il BAK ha fatto sapere che prevede una crescita del 2,4% per la Svizzera nordoccidentale, grazie in particolare al dinamismo del canton Zugo. Anche il progetto turistico dell'egiziano Samih Sawiris ad Andermatt (UR) infonde slancio alla regione. Più deboli invece le regioni lemaniche (2,2%) nonché quelle di Zurigo/Argovia e del Mittelland (entrambi al 2%). L'anno scorso l'area comprendente Zurigo e Argovia era ancora in testa alla classifica con il 3,5% di crescita, mentre oggi subisce la perdita di vitalità dell'industria finanziaria. Le previsioni del BAK situano invece il Ticino e i Grigioni appena al di sotto della media (1,9%), mentre la Svizzera orientale arriva in coda al gruppo (1,7%). Il Rheintal sangallese possiede tuttavia un potenziale di crescita grazie a nuove imprese nell'ambito delle promettenti nanotecnologie, precisa l'istituto basilese. Quanto ai settori, l'orologeria sfonda con una crescita attesa del 9,6%. Tale industria approfitta della domanda mondiale permanente per i prodotti di lusso. L'industria chimico-farmaceutica dovrebbe invece conoscere una crescita del 3,3%, mentre la finanza del 2,4%. La costruzione (-2,1%) e l'agricoltura (-0,3%) dovrebbero infine subire una flessione. ATS
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