
UBS rimane cauta sulle controversie legali: il numero uno bancario elvetico a fine 2021 aveva 2,8 miliardi di dollari in accantonamenti. Alla fine di settembre dello scorso anno erano 2,1 miliardi, ma l’istituto ha deciso di aumentare tali riserve nel quarto trimestre per la causa in Francia. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia, UBS si considera esposta a un basso rischio. Dal rapporto annuale pubblicato oggi, emerge che nell’ultimo trimestre UBS ha messo da parte 986 milioni di dollari e 189 milioni sono già stati utilizzati per risolvere le controversie. La grande banca ha anche rilasciato 74 milioni di dollari di accantonamenti alla fine dell’anno. Oltre a ciò, sono da conteggiare anche le fluttuazioni di valuta. La causa francese è la più grande in corso e quella per la quale UBS ha fatto il più grande accantonamento: un totale di 1,1 miliardi di euro (lo stesso importo in franchi al tasso di cambio attuale) è stato accantonato per questo contenzioso. Lo scorso dicembre la corte d’appello di Parigi ha condannato UBS a pagare in totale 1,8 miliardi di euro per aver aiutato facoltosi clienti francesi ad evadere il fisco. In prima istanza, nel febbraio del 2019, il numero uno bancario elvetico era stato multato con la cifra record di 3,7 miliardi di euro e a versare un risarcimento di 800 milioni per un totale complessivo di 4,5 miliardi di euro.
Russia: UBS esposta a bassi rischi
L’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha scatenato perturbazioni, incertezze e una maggior volatilità nei mercati e nell’economia globale: UBS, tuttavia, si considera esposta a un basso rischio per quanto riguarda il proprio business, poiché la sua attività diretta in Russia, Ucraina e Bielorussia è limitata, così come nei Paesi vicini, scrive nel suo rapporto il numero uno bancario elvetico, il quale sta monitorando gli sviluppi geopolitici. La più grande banca svizzera ha averi russi pari a circa 200 milioni di dollari, che sono principalmente a garanzie per prestiti Lombard (prestiti garantiti da titoli) e altri finanziamenti nella gestione patrimoniale, spiega l’istituto zurighese. A titolo di paragone, il totale di bilancio di UBS a fine dicembre era di 1’117 miliardi di dollari e il suo patrimonio gestito di 4’596 miliardi di dollari. All’inizio di marzo, la divisione Global Wealth Management ha identificato un “piccolo numero di clienti” nel suo portafoglio che sono stati colpiti dalle recenti sanzioni imposte dai Paesi occidentali - alla quale si è aggiunta anche la Svizzera - contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Le somme in questione ammontano a 10 milioni di dollari. L’esposizione di rischio totale di UBS verso la Russia è di 0,6 miliardi di dollari, che è stata ridotta alla fine dell’anno, sottolinea il rapporto. La filiale russa, “OOO UBS Bank”, deteneva un valore patrimoniale netto di 51 milioni di dollari alla fine del 2021.
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