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Quando arriveranno gli altri vaccini?
Filippo Suessli
3 anni fa
Israele è il terzo Paese al mondo ad autorizzare il vaccino Moderna, dopo Stati Uniti e Canada. Ora si attende la decisione di Swissmedic che, secondo i tempi impiegati per il vaccino Pfizer, dovrebbe essere a buon punto

Il vaccino Moderna potrà essere usato anche in Israele, ad annunciarlo è la stessa casa farmaceutica statunitense in una nota. Il Ministero della salute ha infatti autorizzato la somministrazione del vaccino e ha firmato un contratto per sei milioni di dosi. Il paese mediorientale è in testa a livello mondiale nella campagna vaccinale. Con più di 150mila dosi al giorno dal 20 dicembre, ha già somministrato la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech a circa il 14% della popolazione, circa 1,2 milioni di persone. Ora con l’arrivo del vaccino Moderna è possibile che il Paese superi l’obiettivo di vaccinare due milioni di persone entro fine gennaio. E la Svizzera? Dopo l’omologazione di Pfizer si attende che altri vaccini siano disponibili, ma Swissmedic non ha preso ancora alcuna decisione.

Più dosi e più facili da usare
Anche in Svizzera l’autorizzazione per il vaccino Moderna è attesa a breve e promette di essere il momento di svolta della campagna vaccinale elvetica: con l’azienda statunitense, infatti, la Confederazione ha firmato un contratto da 7,5 milioni di dosi, contro i circa 3 milioni di Pfizer. La gestione di questo prodotto, inoltre, è più semplice: le dosi vanno infatti conservate a temperature sensibilmente più basse. Nondimeno, lo stabilimento Lonza di Visp ha iniziato in questi giorni la produzione del vaccino Moderna, questo potrebbe offrire un vantaggio alla Svizzera in termini di consegne.

31 giorni per una decisione
Fare pronostici su quando arriveranno altre decisioni di Swissmedic non è possibile, ma dopo l’omologazione del vaccino Pfizer/BioNTech si può immaginare che la procedura di “rolling submission” possa impiegare un tempo paragonabile. L’unico vaccino autorizzato sinora in Svizzera è stato omologato il 19 dicembre. I risultati definitivi della fase 3 di sperimentazione erano invece disponibili il 18 novembre. L’Istituto federale per gli agenti terapeutici ha impiegato quindi 31 giorni per giungere a una decisione. I risultati definitivi di Moderna, invece, sono disponibili dal 1° dicembre, sono passati 35 giorni. Di mezzo ci sono state però le festività, quindi ben più giorni non lavorativi. Inoltre la “rolling submission” di Pfizer era partita già il 16 ottobre, mentre quella di Moderna il 13 novembre. Anche questo può influire sul “ritardo”.

Rolling submission
La rolling submission, infatti, prevede che i dati vengano sottoposti all’autorità man mano che sono disponibili. Questo permette di velocizzare la procedura di omologazione ordinaria. La Svizzera infatti ha scelto di non dare omologazioni d’emergenza, come scelto per esempio da Stati Uniti e Gran Bretagna. Se a penalizzare l’omologazione del vaccino Moderna vi è quasi un mese di ritardo nella presentazione della richiesta, a renderla un po’ più veloce potrebbe essere la quantità di dati. I volontari della sperimentazione di fase 3 di Pfizer infatti sono stati 43mila, quelli di Moderna sono 30mila.

AstraZeneca?
I vaccini in fase di autorizzazione in Svizzera sono altri due, AstraZeneca e Janssen-Cilag AG. Il primo, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, è stato il primo a richiedere l’omologazione (addirittura il 6 ottobre) e le dosi prenotate sono ben 5,3 milioni. I risultati, però, sono stati pubblicati su Lancet l’8 dicembre, 28 giorni fa, mentre i partecipanti alla sperimentazione sono stati oltre 40mila. Anche il prodotto AstraZeneca ha temperature di conservazione “normali” rispetto a quello Pfizer, rendendo più facile la campagna vaccinale. Diverso il caso di Janssen-Cilag Ag, la richiesta di omologazione è stata presentata solo il 7 dicembre scorso, non si può prevedere quindi un responso a breve.

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