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Il giorno delle terrazze?
Foto CdT/Gabriele Putzu
Foto CdT/Gabriele Putzu
Filippo Suessli
3 anni fa
La stampa d’oltralpe è convinta che oggi il Consiglio federale potrebbe annunciare la riapertura delle terrazze. I Cantoni sono già d’accordo, la consultazione potrebbe essere superflua

Questa mattina, Alain Berset dovrebbe mettere sul tavolo del Consiglio federale la riapertura delle terrazze dei ristoranti. Ne è convinta pressoché tutta la stampa svizzera. A fare da apripista sono il Blick, che ha più volte dimostrato la bontà delle sue fonti sul dossier chiusure, e il Tagesanzeiger. Secondo i quotidiani zurighesi, il capo del Dipartimento federale dell’interno sarebbe intenzionato a proporre anche altri allentamenti minori, nonostante gli indicatori stabiliti dall’Ufficio federale della sanità pubblica non siano dalla sua parte.

Un segnale per la popolazione
Le terrazze sarebbero soprattutto un segnale nei confronti della popolazione, la cui tolleranza delle chiusure va diminuendo. Consentire quindi di sedersi all’esterno di un ristorante o di un bar, potrebbe essere la strategia del governo per garantire che la gente continui a rispettare e ad attenersi alle misure richieste dal Consiglio federale per contenere la pandemia.

Una settimana per decidere?
Un altro comportamento del Consiglio federale che ha sollevato spesso critiche, è la strategia di comunicazione delle decisioni. Metterle in consultazione per rivederle sette giorni dopo. Questa volta potrebbe non succedere. Significativa, in tal senso, è stata la presa di posizione di alcuni giorni fa della Conferenza dei direttori cantonali della sanità che, attraverso il suo presidente, ha definito “quasi senza rischi” la riapertura delle terrazze. Insomma, il governo ha un assist che gli consentirebbe una decisione più rapida.

Gli indicatori
Come detto, a parlare contro gli allentamenti sono gli indicatori proposti dall’Ufficio federale della sanità pubblica e che il Consiglio federale usa per tracciare la via. Dei cinque dati chiave, solo uno è attualmente positivo: l’occupazione dei posti di terapia intensiva da parte di pazienti Covid-19. Il limite è fissato a 250 letti (poco più del 25% del totale) e attualmente è rispettato (22,7%). Non così gli altri quattro. L’incidenza dovrebbe essere inferiore, almeno, a quella degli ultimi allentamenti, ma il 22 marzo era a 229 casi per 100mila abitanti, ora si sfiorano i 300. Anche i decessi e le ospedalizzazioni medi dell’ultima settimana sono leggermente superiori alla settimana che ha preceduto il 22 marzo. Il tasso di riproduzione Rt, infine, è fissato a 1,14, quando il limite è fissato a 1.

Non esiste un automatismo
Questi paletti sono criticati da parte del mondo economico. Sul Blick il presidente di Gastrosuisse Casimir Platzer definisce una decisione presa esclusivamente su questi punti “incostituzionale”, invitando a tenere conto delle conseguenze economiche e sociali. Il Consiglio federale, da parte sua, ha sempre dichiarato che non vi è un automatismo tra la diminuzione dei valori e le riaperture, questo oggi potrebbe valere nella direzione opposta, portando i sette consiglieri federale a propendere per una riapertura nonostante i valori non siano quelli desiderati.

Pressioni esterne e interne
Il Consiglio federale è infatti sotto forte pressione e una riapertura delle terrazze potrebbe smorzare gli animi tra la popolazione, ma anche in governo. Nella seduta di oggi, dopo le forti pressioni degli ultimi giorni da parte della presidenza e di molti rappresentanti di peso del partito, è verosimile che i consiglieri federali Udc chiedano maggiori allentamenti.

A che ora si saprà che succede?
Al netto di indicatori, indiscrezioni e speculazioni, non resta che attendere. Non si sa ancora a che ora il Consiglio federale si rivolgerà alla popolazione. Verosimilmente, in base a ciò che è accaduto finora, la conferenza stampa dovrebbe svolgersi tra le 14.30 e le 15.30.

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