Decoder
Ecco come sarà la riapertura a tappe
Foto © CdT/Gabriele Putzu
Foto © CdT/Gabriele Putzu
Marco Jäggli
3 anni fa
Il Consiglio federale ha optato per la cautela, con un percorso che verrà aggiornato di mese in mese a seconda della situazione epidemiologica. Quali sono i criteri e le tappe previste, a partire dal primo marzo? Lo vediamo nel nostro Decoder

(Aggiornato 25.02) Alla fine le indiscrezioni degli ultimi giorni sono state confermate: si va verso le riaperture. Il piano scelto dal Governo sarà però molto graduale e sarà basato su criteri che verranno verificati ogni mese, valutando di volta in volta la situazione epidemiologica. Questo perché, come hanno spiegato i Consiglieri federali, nonostante il calo dei contagi si teme il continuo aumento delle varianti mutate del virus, che secondo la Task force scientifica raddoppiano ogni 10-14 giorni. Ad ogni modo, il primo allentamento è previsto il primo marzo e il successivo, situazione permettendo, il 22 marzo, mentre su quelli ancora posteriori non si sa nulla per il momento.

Primo marzo
Riaprono i negozi. Niente bar e ristoranti

Il Governo si è concesso una settimana per discutere la situazioni con i Cantoni, ma la prima tappa nel percorso di riaperture è confermato che avverrà il primo marzo. In questa data, a meno di un drastico cambiamento della situazione epidemiologica in 7 giorni, potranno riaprire tutti i negozi, ma il numero di clienti presenti contemporaneamente al loro interno dovrà essere limitato. Le limitazioni della capienza si applicheranno anche ai centri commerciali che saranno considerati nel loro insieme e non come negozi separati.

Musei, biblioteche e strutture all’aperto
Potranno finalmente riaprire le porte i musei e le sale di lettura di archivi e biblioteche. Anche le aree esterne di strutture ricreative e per il tempo libero, come giardini zoologici e botanici e parchi divertimento, saranno nuovamente accessibili al pubblico, ma ovunque sarà obbligatorio portare la mascherina e rispettare le regole di distanziamento. Saranno inoltre applicate delle limitazioni della capienza.

Le riaperture nello sport
Anche gli impianti sportivi quali le piste di pattinaggio, i campi da tennis e da calcio o gli stadi di atletica leggera potranno riaprire i battenti, ma anche qui saranno in vigore limitazioni alla capienza oltre all’obbligo della mascherina o del distanziamento. La pratica dello sport sarà consentita inoltre soltanto in gruppi non superiori alle cinque persone. Restano vietate competizioni e manifestazioni sportive popolari per adulti.

Eventi privati all’aperto fino a 15 persone
Sempre dal primo marzo saranno di nuovo consentite anche le manifestazioni private all’aria aperta con un massimo di 15 persone. Resta tuttavia in vigore il limite di 5 persone per eventi privati al chiuso.

Misure per i più giovani
Il Consiglio federale ha deciso di allargare la sfera delle attività consentite ai più giovani, aprendole a tutti i nati a partire dal 2001 Questo perché, scrive il Governo, per i bambini e i ragazzi “il disagio psicologico è cresciuto in misura rilevante” a causa delle misure. Per i ragazzi fino a 16 anni le regole vigenti prevedono già allentamenti nel settore sportivo e culturale, ma ora questo limite di età verrà innalzato. Verrà inoltre esteso il novero delle offerte sportive e culturali ammesse oltre alla ripresa delle attività di animazione socioculturale giovanile. In Conferenza stampa Alain Berset, a titolo di esempio, ha parlato di “cori, orchestre e band musicali” completamente accessibili ai giovani.

Primo aprile? No, 22 marzo
Piccole manifestazioni e terrazze dei ristoranti?

Il Consiglio federale ha comunicato il 24 febbraio che la seconda tappa non avverrà il primo aprile, come preventivato, bensì il 22 marzo. Questa seconda seconda tappa è ancora in forse, con molte ipotesi e poche certezze: per il Governo si può pensare alla ripresa di manifestazioni culturali e sportive in presenza di pubblico in spazi fortemente circoscritti, oltre alla pratica sportiva in locali al chiuso. Si pensa inoltre a riaprire le terrazze dei ristoranti. Nell’ipotesi più favorevole si parla addirittura di riaprire i locali al chiuso per bar e ristoranti, ma sembra uno scenario difficile. Il tutto, ovviamente, a condizione che la situazione epidemiologica lo consenta.

Le condizioni per la seconda tappa
Come già detto il Consiglio federale ha posto criteri severi per dare il via a queste nuove riaperture: il tasso di positività dovrà essere inferiore al 5% e il tasso di occupazione delle unità di terapia intensiva con pazienti Covid 19 inferiore al 25% per cento. Il tasso di riproduzione del virus dovrà essere sotto l’1. Inoltre, il 17 marzo l’incidenza della malattia calcolata sugli ultimi 14 giorni non dovrebbe essere superiore a quella del primo marzo. Tuttavia il Governo si riunirà per valutare questi fattori nel loro insieme e gli allentamenti non decadranno automaticamente qualora uno o più di questi criteri non dovessero essere raggiunti.

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