
Situato a nordest del comune italiano di Curiglia (Va), Monteviasco è un borgo montano quasi completamente isolato che confina con la Svizzera, precisamente con il Malcantone, rimanendo sull'altro versante del Monte Lema e del Monte Gradiccioli. Ma è dal 2018 che questa piccola frazione varesina deve fare i conti con non poche difficoltà. Funivia in primis, bloccata a novembre di quell’anno a seguito dell’incidente che aveva causato la morte del manutentore dell’impianto. Lo riporta Luinotizie, dove si spiega che l’obiettivo del Comune di Curiglia ha fra i vari obiettivi di riaprire le porte del vecchio ostello di Monteviasco e convertirlo in una nuova struttura ricettiva al fine di alimentare il potenziale turistico del borgo, da anni venuto sempre meno.
Raggiungibile unicamente con le proprie gambe
Come detto, la funivia è ferma dal 2018, pertanto per raggiungere Monteviasco è inevitabile camminare. Una passeggiata fattibile percorrendo l’ormai nota mulattiera, che da Ponte di Piero conduce in quota. Nonostante la lunga passeggiata, il paesino rimane un punto di riferimento per gli amanti dell’escursionismo e del contatto diretto con la natura, come confermato dal buon andamento della stagione estiva. Nonostante vi sia unicamente un punto di ristoro, la gente continua a prendere la via per Monteviasco contribuendo a tenerlo in vita e attirando l’attenzione sulla località e sul suo fascino e i suoi pregi.

Un bando pubblico per l’ex ostello
Il piano di rilancio su cui è attualmente chinata l’amministrazione comunale mette infatti al centro il fascino e i pregi che offre questo piccolo borgo di montagna. L’ex ostello, dopo la chiusura, non è mai più stato utilizzato: per riaprire ai visitatori le stanze occorre pertanto eseguire dei lavori di adeguamento affinché lo stabile – dotato anche di cucina e arredi vari – rispetti le nuove normative regionali. Proprio per questo motivo è stato rilasciato il bando pubblico con lo scopo di individuare un nuovo gestore che godrà del sostegno del Comune per riabilitare la struttura. Un progetto fondamentale anche per il fatto che salendo a piedi, una struttura per pernottare si rende necessaria.

Fondi e finanziamenti
Questa verrà concessa al futuro gestore senza che questo debba pagare un canone d’affitto, ma unicamente le spese accessorie (acqua, gas, elettricità, ecc.). Dalle casse comunali arriverà invece un contributo di 27mila euro per sostenere le spese dei lavori; si tratta di fondi ministeriali stanziati proprio per favorire lo sviluppo economico delle aree maggiormente a rischio isolamento, come Monteviasco. Per il prossimo triennio, al Comune sono stati assegnati 82mila euro totali, inoltre, l’investimento calcolato per sostenere i lavori di manutenzione corrisponde alla quota per il primo anno.