Confine
Oltre 3 milioni di euro sequestrati al "dottor morte" e alla sua amante
Immagine Asst Valle Olona
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Redazione
2 anni fa
Il medico e l'infermiera condannati per più omicidi all'ospedale di Saronno sono stati giudicati colpevoli di un doppio danno finanziario ai danni della struttura per la quale lavoravano.

C'è un nuovo elemento nella vicenda giudiziaria di quello che le cronache di oltreconfine hanno definito il "dottor morte". Come riferito questa mattina dalla Guardia di finanza di Como, si sono conclusi gli approfondimenti relativi ai danni causati alle finanze pubbliche dall'azione del medico e di un'infermiera, all'epoca sua amante, che fra il 2010 e il 2014 avevano provocato la morte di alcuni pazienti all'ospedale di Saronno. I due erano stati giudicati colpevoli di più omicidi avvenuti tramite l'infusione di un mix letale di farmaci. La Procura regionale della Corte dei conti ha ritenuto il medico colpevole di un danno erariale di oltre 2,25 milioni di euro, mentre l'infermiera di 900'000 euro. Per questi importi, specificano le fiamme gialle, "è stato disposto ed eseguito il sequestro conservativo" di beni e disponibilità.

Angeli e demoni

L'inchiesta "Angeli e demoni" era esplosa nel 2016. L'infermiera è stata condannata a 30 anni di carcere per l’omicidio del marito e della madre. Il coniuge era stato ucciso perché considerato d'intralcio per la relazione con il medico, mentre con la mamma i rapporti erano da tempo complicati. Il medico è stato invece condannato al carcere a vita per avere causato volontariamente la morte di nove pazienti. Il dottore si è sempre difeso, affermando di avere voluto alleviare le loro sofferenze. Nelle scorse settimane, la Procura generale di Milano ha chiesto la condanna del "dottor morte" anche per il decesso di un ultraottantenne di Rovello Porro, che sarebbe stato ucciso nel 2014.

Doppio danno

Secondo gli inquirenti e la Procura regionale della Corte dei conti, i due hanno causato un doppio danno all'Azienda sociosanitaria territoriale Valle Olona, di cui erano dipendenti: "Da un lato il danno indiretto cagionato dai risarcimenti che l’Ospedale ha dovuto pagare agli eredi dei pazienti deceduti, dall’altro l’ulteriore danno non patrimoniale, nella fattispecie di danno all’immagine" all'ospedale.