Confine
Dottoressa indagata per finte vaccinazioni
Immagine CdT/Gabriele Putzu
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Lara Sargenti
4 anni fa
La Procura di Como ha aperto un fascicolo nei confronti di un medico 64enne, che avrebbe iniettato le dosi in batuffoli di ovatta. Rischia fino a 6 anni di carcere

La Procura di Como ha aperto un’inchiesta nei confronti di una dottoressa di 64 anni di Olgiate, con l’ipotesi di reato di falsità materiale in atto pubblico.

Secondo quanto riporta la Provincia di Como il caso è emerso all’Hub vaccinale di Lurate Caccivio. La dottoressa aveva ottenuto l’autorizzazione da Ats Insubria per poter operare nel centro vaccinale, sostenendo di aver convinto un gruppo di suoi pazienti indecisi, per la precisione 17, a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid, ma questi avevano chiesto di ricevere l’iniezione soltanto da lei. Una procedura non usuale, che è stata consentita proprio per cercare di aumentare il numero di vaccinati.

Il medico si è dunque presentato venerdì mattina al centro, così come i 17 pazienti, per procedere alla vaccinazione. Un operatore che affiancava la dottoressa si sarebbe poi accorto che la dose di vaccino non veniva inoculata, ma iniettata in un batuffolo di ovatta che aveva di fianco, sprecando così la dose. L’operazione veniva tuttavia registrata al fine di ottenere il Green pass. Alla sesta “finta” iniezione la dottoressa è stata fermata dal personale presente. La donna si sarebbe poi allontanata, così come i suoi pazienti, che non hanno voluto farsi vaccinare dagli altri medici della struttura.

Al momento la Procura di Como contesta solo l’ultimo episodio, quando il medico è stato colto in flagranza dall’operatore. Le indagini sono in corso. Stando al quotidiano lariano, la donna rischia fino a 6 anni di carcere.

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