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Gregorio Genini - Riviera, bello dentro ma poco considerato fuori
Redazione
3 anni fa
Consigliere comunale uscente - Candidato n. 6 al Municipio e n. 16 al Consiglio comunale di Riviera (Lista n. 2, PPD e GG)

Un giovane Comune, nato nel 2017 e posizionato al centro del Canton Ticino, non ancora sufficientemente conosciuto, garantisce un’ottima qualità di vita ai propri residenti: Riviera.

Il territorio ha una conformazione benevola, costituita da un fondovalle pianeggiante con ampie campagne e spazi verdi in abbondanza, forieri di pace e tranquillità. Magnifiche valli laterali impreziosiscono la regione. Sportivi da tutta Europa praticano la disciplina del canyoning nei nostri torrenti ed il quartiere di Cresciano è celebre per il bouldering e ospita uno dei più rinomati siti d’arrampicata al mondo.

Riviera dispone di tutti i servizi basilari: negozi di paese, studi medici, installazioni sportive, ufficio postale, farmacia, e molto altro. Oggi manca forse una struttura specifica per i giovani e un centro diurno per anziani, ma in merito si potranno fare le dovute valutazioni, coinvolgendo, perché no, anche gli altri Enti pubblici locali.

Particolare importanza viene riservata al settore dell’educazione. La scuola dell’infanzia ed elementare sono presenti in ogni Quartiere del Comune, mentre la scuola media - per cui è in fase di sviluppo un progetto di ampliamento in concerto con l’Autorità cantonale - si trova a Lodrino. Il servizio mensa per i bambini delle elementari è particolarmente apprezzato dalle famiglie dei tanti fruitori e i genitori attivi professionalmente possono fare capo a un asilo nido.

Riviera è caratterizzato da molte Associazioni che organizzano quei momenti festosi e conviviali di cui in questi mesi stiamo sentendo la mancanza e che permettono di creare un sano senso di comunità.

Un pensiero di gratitudine va a Patriziati e Parrocchie, che si prodigano per mantenere vive le specificità e le tradizioni dei singoli Quartieri e per conservare il patrimonio storico-culturale locale.

Non si può dimenticare il polo tecnologico dell’aviazione, promosso dall’ex-Comune di Lodrino guidato dal sindaco Mazza, che nel futuro prossimo assumerà importanza sovranazionale e permetterà di generare un tangibile indotto economico e creare posti di lavoro altamente qualificati.

Riviera è poi rinomato per il granito, tanto da costituire uno dei principali siti estrattivi della Svizzera. Da decenni il nostro gneiss viene anche esportato e apprezzato in tutto il mondo.

Fin qui tutto bene. Vi è però anche un rovescio della medaglia...

Le finanze comunali non sono delle più floride e sarebbe perciò importante incrementare il gettito fiscale. L’obiettivo non deve però essere raggiunto alzando il moltiplicatore d’imposta, bensì incentivando l’attività imprenditoriale. Nuove realtà economiche potrebbero essere attirate snellendo e limitando al massimo il fardello burocratico e, se necessario, non escludendo a priori eventuali agevolazioni fiscali.

In passato Riviera ha subito maltrattamenti esterni. La sponda destra è invasa da elettrodotti e relativo elettrosmog. Quella sinistra è invece troncata a metà dalla principale tratta ferroviaria europea. La galleria di aggiramento della Riviera è stata accantonata e Cresciano ed Osogna si ritrovano con treni che corrono a 150 km/h tra le case, con tutti i problemi che ne derivano (transito di merci pericolose, disturbo fonico, vibrazioni, ...).

Vi è inoltre la locale stazione, dismessa negli anni ’90, che se ripristinata permetterebbe di collegare meglio la nostra regione alla Città Ticino. La riapertura in tempi brevi pare però un miraggio.

Nel contesto cantonale, da un punto di vista politico, siamo ancora deboli e ignorati. Un esempio concreto? La proposta di nuova perequazione finanziaria intercomunale: dovesse essere approvata la prevista riduzione del contributo di livellamento, Riviera sarebbe una delle principali vittime della nuova ripartizione. Al riguardo, gli eletti il 18 aprile dovranno dimostrare unità e fare fronte comune per ottenere l’attenzione che il nostro Comune merita.

Sono sfide ambiziose, certo, ma non possiamo arrenderci senza fare sentire la nostra voce. Tanto rimane ancora da fare.

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