Isabelle De Luca
Lo Smart e le sue insidie
Redazione
un anno fa
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Non è tutto oro quel che luccica… sono il titolo e il cappello del flyer informativo con il quale HelvEthica Ticino sensibilizza la popolazione sull’insostenibilità del mondo digitale. Infatti, non si può certo dire che il depredamento delle materie prime, in particolare metalli rari necessari per la fabbricazione dei nostri dispositivi elettronici, in corso nei cosiddetti paesi poveri seppur ricchi di risorse, sia in qualche modo sostenibile. Tale sfruttamento avviene da parte di multinazionali che fomentano guerre civili, corruzione, delinquenza organizzata, sfruttamento del lavoro minorile e condizioni di vita schiavizzanti.

Nessuno, poi, parla di quanto la digitalizzazione sia energivora e dannosa alla nostra salute e all’ambiente. Per l’estrazione di materie prime, per la produzione di dispositivi elettronici, computer, antenne, batterie,... per l’utilizzo dei dispositivi elettronici (consumo di elettricità, ricarica delle batterie), per la trasmissione dei dati e per il loro stoccaggio (ciclo di vita dei grandi computer, climatizzazione dei locali) servono ingenti quantità di energia. Con il potenziamento in ambito industriale, medico e con il 5G delle reti mobili si stima un incremento dei consumi energetici del 150-170% già entro il 2026. La connessione a Internet già oggi costituisce il 10% del consumo energetico globale, con la digitalizzazione arriveremo entro il 2030 al 20-50%. Come si concilia tutto questo consumo di energia con gli obiettivi climatici? Emissioni elettromagnetiche, consumi esorbitanti, rifiuti e impronta ambientale: la rivoluzione digitale non è per nulla ecologica.

Per non parlare dell’impatto negativo sulla salute: in un rapporto della Confederazione del 2017 redatto dai Medici per l’Ambiente è riportato che in Svizzera 430'000 persone, il 5% della popolazione svizzera, soffre di sintomi da elettrosensibilità fortemente invalidanti. Ma i problemi sociali ed esistenziali saranno ben più gravi. Già oggi la privacy di noi utenti viene costantemente violata per la raccolta e lo sfruttamento dei dati personali a scopi commerciali, politici, militari. Se però permetteremo l’introduzione del portafoglio digitale, cosiddetto “Digital wallet” composto dall’identità digitale e dalla moneta digitale, ci potranno addirittura spegnere come e quando lo vorranno! Noi di HelvEthica Ticino siamo molto preoccupati della direzione nella quale l’oligarchia globalista sta proiettando la nostra società con il nuovo ordine mondiale e il grande reset, discussi e implementati ogni anno al WEF di Davos, al quale purtroppo partecipa attivamente anche la Svizzera.

Ecco il destino che hanno in serbo per noi: saremo degli esseri umani privati della nostra umanità, della nostra identità, della nostra unicità, rinchiusi in gabbie urbane di 15 minuti di distanza, le cosiddette "Smart cities", con dei crediti di carbonio limitanti, applicabili grazie al controllo sociale perpetrato a mezzo della video-sorveglianza dell’iper-digitalizzazione che, con il potenziamento delle antenne con la tecnologia 5G adattiva, che ora serve all’internet delle cose e, tra pochissimo, con il 6G che servirà all’internet dei corpi, i nostri, saremo ridotti a dei veri e propri zombi, non possiederemo più nulla, ma saremo felici. È questo il prossimo futuro pianificato per noi da un manipolo di persone senza scrupoli assetati di potere e che continua ad arricchirsi sulle nostre spalle, e ci riusciranno se continueremo a essere abbagliati dallo splendore della società così benevolmente chiamata “smart”, dove la robotizzazione e l’intelligenza artificiale prenderanno il sopravvento, rendendo l’essere umano pressoché inutile. Noi di HelvEthica Ticino crediamo che un altro mondo sia possibile. Votateci e ve lo sveleremo!

Isabelle De Luca, candidata al Consiglio di Stato per Helvetica Ticino

 

 

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