Lupo
Collare per greggi, il Cantone si mostra possibilista
© Federico Tettamanti
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Redazione
un mese fa
Il Consiglio di Stato rimane aperto alla possibilità di introdurre su vasta scala il collare per tenere lontani i lupi. Ma attende ancora il rapporto sui risultati del progetto avviato nel 2023.

"Qualora il sistema si dovesse rivelare efficace e permettesse, tramite effetto deterrente, di ridurre le predazioni, il Cantone è disponibili a trasmettere all'Ufficio federale dell'ambiente una richiesta di riconoscimento come misura di protezione delle greggi e l'Ufficio della consulenza agricola si potrebbe di conseguenza occupare di promuovere attivamente questa nuova misura presso gli allevatori". Così il Consiglio di Stato si esprime sulla mozione presentata lo scorso settembre da Giovanni Berardi e Alessandro Corti con la quale si chiedeva di avviare un progetto sperimentale basato sul collare a feromoni per proteggere le greggi dagli attacchi del lupo e di coinvolgere la Confederazione affinché partecipi al finanziamento.

I contatti con il promotore

Il progetto, ricorda il Governo nel suo rapporto, è stato promosso da privati senza un coinvolgimento delle autorità preposte ed è ancora in fase sperimentale di verifiche preliminari. Un primo contatto con il promotore, su invito delle autorità, è avvenuto nell'agosto 2023 dopo che "si era venuti a conoscenza che una ventina di greggi erano stati muniti dei suddetti collari", precisa il Governo.

Si attende ancora il rapporto sui risultati

Il Consiglio di Stato fa sapere che è ancora in attesa di un rapporto sui risultati ottenuti nell'ambito del progetto: "Nonostante da quell'incontro siano trascorsi diversi mesi e la stagione alpestre sia terminata, non si dispone ancora del richiesto rapporto sulla metodica e sui risultati ottenuti e quindi manca ancora una verifica sia a livello cantonale sia a livello federale dell'efficacia su animali da reddito al pascolo". Anche per quanto concerne la richiesta alla Confederazione di finanziare il progetto, "occorre poter trasmettere un rapporto sull'attività e sui risultati di quanto svolto nel 2023".

Occorre prudenza

Se i collari a feromoni possano o meno avere un effetto deterrente al momento di un attacco, quando il lupo si trova a pochi metri dalla preda che sta rincorrendo “a vista”, deve essere ancora verificato e dovrà essere dimostrato tramite il suddetto rapporto. Per questo il Governo invita comunque alla prudenza. "In mancanza di perlomeno indizi concreti basati su criteri scientifici e rigorosi sull’efficacia di un nuovo metodo di protezione delle greggi, occorre prudenza a promuoverne l’utilizzo quale metodo di protezione, anche per non creare false sicurezze e aspettative nei confronti soprattutto degli allevatori".