Vallese
Blatten, nuovi crolli nella notte. Cresce il cono di detriti sul ghiacciaio
La montagna resta instabile: gli esperti temono una possibile reazione a catena con colate detritiche su larga scala. “Speriamo nel meglio, ma ci prepariamo al peggio”, avverte il comando regionale.

La notte tra martedì e mercoledì ha portato nuovi segnali di instabilità sopra Blatten (VS), dove  sul Kleines Nesthorn si sono verificati ulteriori crolli parziali nella zona del ghiacciaio e il cumulo sul ghiacciaio di Birch è cresciuto. A riferirlo è Matthias Ebener, del comando regionale della Lötschental, in un’intervista al Walliser Bote. Le piogge cadute durante la notte non hanno avuto effetti significativi, ma la preoccupazione resta alta. “La situazione in montagna è invariata, il che però non significa che sia tranquilla”, ha sottolineato Ebener. Il cono di detriti presente sul ghiacciaio è cresciuto visibilmente a causa dei nuovi cedimenti registrati nelle ultime ore. 

Reazione a catena

La parte inferiore del ghiacciaio era già fonte di preoccupazione ieri. Ultimamente si è mosso molto rapidamente - mezzo metro al giorno - aveva dichiarato ieri Alban Brigger, ingegnere per i rischi naturali dell'Alto Vallese, in una conferenza stampa a Ferden. Secondo gli esperti, l’accumulo di materiale roccioso potrebbe innescare una pericolosa reazione a catena, con il rischio concreto di colate detritiche di dimensioni ancora maggiori. “Speriamo nel meglio, ma ci stiamo preparando al peggio”, ha aggiunto Ebener. La situazione viene monitorata costantemente dalle autorità, pronte a intervenire in caso di peggioramento. È ipotizzabile che parte della massa rocciosa possa cadere direttamente sul ghiacciaio. È anche possibile che esso possa precipitare a valle, mescolarsi con altro materiale franoso e arginare il fiume Lonza, ha detto Brigger. Gli esperti presenti sul posto hanno considerato i crolli parziali più piccoli come il migliore scenario possibile.