
Il 13 luglio scorso il riale Vallascia straripò portando a valle detriti di ogni genere. Quel mattino a Giubiasco, in zona Palasio, furono momenti di panico: nel piazzale della scuola media le autovetture erano sommerse nel fango. Alcune abitazioni erano letteralmente attraversate dal riale in piena. Mentre in zona Torcett poco più su, la Rega dovette intervenire per portare in salvo due anziani. Ma sulle cause dello straripamento che cosa si disse? Le forti precipitazioni, certo. E il materiale boschivo che avrebbe ostruito il normale deflusso del riale. Si parlò della vasca di contenimento in zona Torcett, troppo piccola per contenere le straordinarie precipitazioni torrenziali di quella notte. Ma tutto questo materiale che letteralmente sommerse di fango i posteggi della scuola media da dove veniva? Dal riale, si disse in modo molto generale. E invece, bastava alzare la testa e andare a cercare sopra il Torcett, in zona Scarpapé dove un sedime franò. Di questa frana ne hanno paralato oggi in conferenza stampa Gabriele Chiesi e Nello dell’Amborgio. I due consiglieri comunali di Giubiasco sono convinti che il sedime franato era abusivo. “L’esecutivo – scrivono i due consiglieri comunali in una nota stampa consegnata ai giornalisti – era da tempo a conoscenza che in zona Scarpapé in passato si erano eseguiti interventi abusivi, ovvero il riempimento di un alveo naturale di un affluente del riale Vallascia. Riempimento che servì per ottenere un ampliamento di un sedime. Le piogge torrenziali di quei giorni hanno fatto si che questo affluente, si riappropriasse del suo alveo naturale, invadendo la ripiena effettuata e provocando quindi la frana, di cui una buona parte è stata convogliata fin sul piazzale delle scuole medie”. Il prossimo 20 ottobre il consiglio comunale di Giubasco si riunirà per votare il credito di rifacimento di un tratto di strada in zona Scarpapé danneggiato dalle precipitazioni. E sarà in questa occasione che i due consiglieri comunali chiederanno chiarimenti. Chiesi e Dell’Ambrogio vorranno sapere chi sono i responsabili della frana? Chi pagherà i danni della frana? Il proprietario del fondo o il Comune, i cui organi a suo tempo non hanno impedito l’abuso? E inoltre: chi deve assumersi i costi degli interventi per mettere in sicurezza la zona franata? E da ultimo, come mai a tre mesi di distanza non è stato fatto almeno un intervento provvisorio per impedire un ulteriore scoscendimento?Il Municipio si distanzia Il Municipio di Giubiasco si distanzia in serata con un comunicato stampa da quelle che definisce delle "sommarie conclusioni". "Verifiche tecniche e amministrative - aggiunge il Municipio - sono ancora in atto per stabilire quale sia stato l’impatto di tutti gli elementi che possono aver concorso allo straripamento dei riali Fossato e Vallascia". E tra queste il Municipio cita "l’eccezionalità delle precipitazioni, l’instabilità del pendio, la manutenzione del bosco, la manutenzione delle opere di premunizione, l’eventuale presenza di depositi di legname e d’inerti, e altro ancora". [email protected]
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