Ticino
Un’ape selvatica ritenuta estinta ritrovata alle Bolle di Magadino
A sinistra Triepeolus tristis, a destra maschio di Tetralonia dentata (foto Dimitri Bénon)
A sinistra Triepeolus tristis, a destra maschio di Tetralonia dentata (foto Dimitri Bénon)
Lara Sargenti
3 anni fa
La specie Triepeolus tristis, trovata per la prima volta in Ticino, è stata osservata nel 1939 e 1942 solamente a Sierre. È un’ape parassita che lascia le sue nuova nei nidi di altre specie di api selvatiche, in questo caso di Tetralonia dentata

Curiosa scoperta alle Bolle di Magadino. Una specie di ape selvatica ritenuta estinta in Svizzera (non era più segnalata dal 1942) è stata osservata negli scorsi mesi nella zona. Il ritrovamento è stato possibile grazie al censimento di questi insetti promosso quest’anno nella riserva delle Bolle di Magadino.

Un’ape parassita
Favoriti dalle piene dell’autunno scorso che hanno depositato strati di sabbia fresca, nei prati golenali della zona è stata osservata una grande popolazione di Tetralonia dentata, con diverse centinaia di individui. “Questa elegante ape, il cui maschio possiede delle lunghe antenne caratteristiche, scava delle celle negli strati superiori del terreno dove deposita le sue uova”, si legge nella nota della Fondazione delle Bolle di Magadino. “La grandezza della popolazione di Tetralonia dentata osservata, già di per sé un unicum per la Svizzera, spiega anche il ritrovamento di un’altra ape rarissima: Triepeolus tristis. Contrariamente alla maggior parte delle specie d’api selvatiche che vivono da noi, T. tristis ha la particolarità di essere un parassita: la femmina non fa il proprio nido ma lascia le sue uova nei nidi d’altre specie di api selvatiche, in questo caso di Tetralonia dentata”.

Poco conosciuta la sua biologia
La biologia di T. tristis è ancora poco conosciuta, fa sapere la Fondazione. “Si pensa che la femmina di T. tristis depositi le sue uova nelle celle ancora aperte di T. dentata scavate nel terreno. Per trovare i nidi, il parassita fa piccoli voli a zig zag al livello del suolo. Una volta trovato l’ingresso di un nido, vi entra quando la femmina dell’ospite è fuori e scava una nicchia nella parete laterale della cella per nascondere un uovo. T. dentata, ignara della presenza del parassita, continua a riempire la cella di polline e nettare e, quando piena, vi deposita un suo uovo prima di sigillarla e ricoprire il tunnel d’entrata. Dopo qualche giorno, la giovane larva di T. tristis esce dal suo uovo ed elimina quello dell’ospite. La larva si sviluppa allora mangiando la riserva di cibo e passa l’inverno ben protetta nella cella nel suolo, per poi emergere come adulto l’estate seguente”.

Femmina di Tetralonia dentata che esce dal suo nido nel terreno (foto Lisa Elzi)
Femmina di Tetralonia dentata che esce dal suo nido nel terreno (foto Lisa Elzi)

Per ora avvistata solo a Sierre oltre 60 anni fa
È la prima volta che si osserva quest’ape in Ticino. Questa specia era stata osservata nel 1939 e 1942 solamente a Sierre. Da allora non c’è stata nessuna altra segnalazione in Svizzera. Per la Fondazione questo ritrovamento conferma l’importanza assunta dalle zone protette e la gestione mirata per la conservazione della biodiversità.

L’importante ruolo delle api selvatiche
Le api svolgono un’importante ruolo nell’impollinazione di piante selvatiche e coltivate, evidenzia la Fondazione. “Senza il loro lavoro incessante non ci sarebbe la frutta. Le api domestiche (Apis mellifera), allevate dagli apicoltori, sono responsabili di questo lavoro solo parzialmente, svolto invece per la maggior parte dalle api selvatiche assieme a molti altri insetti pronubi (ditteri, coleotteri, ...) soprattutto in ambienti naturali sani”. Oltre a svolgere questo importante servizio per l’ecosistema e l’agricoltura, le api selvatiche (se ne contano oltre 600 specie in Svizzera) sono buoni indicatori della salute di diversi tipi di ambiente, soprattutto gli ambienti caldi e secchi e le zone alluvionali. “Purtroppo il 45% delle specie presenti nel nostro paese sono oggi minacciate di estinzione”, sottolinea la Fondazione. Lo dimostra il grande lavoro di aggiornamento della lista rossa svizzera delle api selvatiche in corso da cinque anni su tutto il territorio nazionale. Quest’anno, come detto, si è promosso un censimento di questi insetti anche nella riserva delle Bolle di Magadino.

Una visita guidata per osservare la specie
La Fondazione Bolle di Magadino organizza una visita per poter osservare sul campo le api selvatiche. L’appuntamento, gratuito e aperto a tutti, è per sabato 14 agosto a Magadino (ore 10.00) e sarà guidata da due giovani biologi esperti di api selvatiche: Dimitri Bénon e Lorenzo Giollo. Il ritrovo è al posteggio del centro sportivo del Gambarogno (fermata del bus “Quartino, bivio a 200 m).

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