Ticino
Uffici cambio in ginocchio a causa della pandemia
Redazione
3 anni fa
“È un disastro”. È questo il grido d’allarme dei gestori di uffici cambio che risentono il colpo delle misure anti-Covid

A soffrire dei provvedimenti presi a causa della pandemia ci sono anche gli uffici cambio. Molti infatti hanno visto diminuire drasticamente l’utenza e, di conseguenza anche la cifra d’affari, arrivando ad un 20, in alcuni casi anche 30% in meno rispetto al 2019. I colleghi di Teleticino hanno raggiunto Francesco Ardemagni, titolare di Ardelive il quale nonostante sia sollevato di poter tenere aperta la sua attività non nasconde la difficoltà ad arrivare alla fine del mese. “C’è molta meno gente, mancano tutti gli svizzeri che vanno abitualmente in Italia e mancano anche le vacanze”, spiega il titolare.

Se il numero di svizzeri che usufruiva degli uffici cambio per recarsi oltre confine a fare acquisti, o andare in vacanza, si è azzerato a pesare ancora di più sono tutti i frontalieri che, obbligati al telelavoro, si affidano ai cambi online. “Rispetto all’anno passato abbiamo un 30% in meno e aumenterà perché la gente lavorerà sempre più da casa”, spiega Maurizio Bianchi impiegato di Cambio Ratti. Nonostante la penuria di clienti c’è ancora un periodo del mese in cui questi uffici hanno un afflusso maggiore, ovvero quando le aziende versano gli stipendi. La situazione quindi è tutt’altro che rosea e a non essere sicuramente d’aiuto è il numero sempre più grande di uffici cambio che, negli anni, si sono insediati nei comuni di confine.

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