Ticino
Terza dose, le risposte di Zanini
Redazione
2 anni fa
Il farmacista cantonale ha fatto chiarezza su tutto quel che concerne la dose di richiamo prevista per gli over 65 a partire da metà novembre

La somministrazione della dose di richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna, omologata ieri da Swissmedic per le persone a partire dai 65 anni, inizierà dalle case anziani in Ticino, per poi passare gradualmente agli over 75 da metà novembre e da gennaio agli over 65. Ticinonews ne ha parlato con il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, che ha risposto a dubbi e domande poste anche dai lettori.

Terza dose vs dose di richiamo
I due concetti sono diversi, ha esordito il farmacista cantonale. “La terza dose fa parte dell’immunizzazione di base e si dà a malati particolari (immunodepressi) che con un due dosi normali non hanno una risposta immunitaria sufficiente. È una dose supplementare a quelle che si danno normalmente. Il richiamo è invece una dose che si dà più avanti nel tempo per rinfrescare la memoria del sistema immunitario. In questo momento la dose di richiamo è anche la terza per chi ha fatto la prima e la seconda, per cui c’è un po’ di confusione”.

La quantità
La vaccinazione di richiamo con Pfizer prevede la stessa dose delle prime due vaccinazioni (0,3 ml), mentre quella Moderna prevede metà dose (0,25 ml) perché “è più potente”, ha precisato Zanini. “La dose di richiamo di Pfizer è più raccomandata perché in certe situazioni si è osservata una diminuzione della protezione. Questa diminuzione non si vede ancora per Moderna”

La tabella di marcia
Il Cantone ha deciso di procedere in maniera graduale per la somministrazione, seguendo lo stesso ordine con cui erano state pianificate le prime dosi a inizio anno: i primi a ricevere la dose di richiamo saranno quindi gli ospiti delle case per anziani che lo desiderano. Da metà novembre tocca alle persone dai 75 anni, mentre da gennaio agli over 65. “La vaccinazione nelle case per anziani inizieranno la seconda settimana di novembre, dall’8 al 15”, precisa Zanini. Nei prossimi giorni raccoglieremo i quantitativi necessari, prepareremo la logistica per poi procedere dopo la settimana di vacanza dei morti con la vaccinazione. Anticipiamo di una settimana rispetto alle indicazioni che giungono da Berna, questo ci permette poi di concentrarci sulle altre fasce d’età a partire da metà novembre”.

I centri cantonali
I dettagli sulle modalità di apertura dei centri cantonali verranno comunicate nel dettaglio settimana prossima, così come le procedure per prendere appuntamento. Ma probabilmente i centri saranno gli stessi che hanno aperto durante la prima fase. Sono circa 30mila le persone sopra i 75 anni che verranno accolte nei centri.

Come si fa a stabilire che la protezione diminuisce?
“Si è cominciato a parlarne diverso tempo fa in Israele, dove dopo 6-7 mesi la protezione cominciava a scendere. Se analizziamo i dati delle ospedalizzazioni e dei decessi, vediamo che la vaccinazione resta sempre uno strumento fondamentale per ridurre il rischio di finire in ospedale. Ma i dati sono “meno belli” rispetto a qualche mese fa. Questi indizi ci sono. Per Pfizer è un dato di fatto, mentre sono poco più di un’ipotesi per Moderna”. Questo vale soprattutto per i grandi anziani, dagli 80 in su, precisa Zanini. “La raccomandazione è quindi dai 65 anni. Swissmedic ha omologato la dose di richiamo dai 65 anni in su perché i dati dimostrano che la dose di richiamo serve. Per ora non ci sono i dati sotto i 65 anni, per questo non si raccomanda una dose di richiamo per tutti”.

L’Italia sta pensando alla terza dose per tutti. È ipotizzabile che si arriverà a fare un discorso simile anche da noi?
“Non è da escludere. Attualmente, come detto, non ci sono i dati sotto i 65 anni, oggi siamo completamente ignoranti da questo punto di vista. L’Italia verosimilmente non ha i dati, ma sta facendo un altro tipo di scelta.

Chi ha fatto le prime dosi con Pfizer, può fare la terza con Moderna o viceversa?
“È preferibile usare lo stesso vaccino con cui sono state fatte le prime due dosi, ma se c’è bisogno è possibile mischiare i preparati. La raccomandazione è restare il più possibile sulla stessa linea. Nelle case anziani vaccineremo quindi con Pfizer.

Per ora non si parla del vaccino di Johnson & Johnson...
“Il motivo è molto semplice. L’azienda non ha fatto finora nessuna domanda di estensione dell’omologazione presso Swissmedic. Inoltre abbiamo iniziato molto più tardi con le prime vaccinazioni con questo preparato (la dose di richiamo viene somministrata al minimo 6 mesi dopo la seconda dose). Non è tuttavia escluso che in futuro sarà necessario. È una questione che rimane ancora aperta”.

Le persone che hanno contratto il covid e hanno fatto una sola dose di vaccino necessitano di una dose di richiamo?
“Questo è ancora da stabilire. In questo momento non parliamo ancora di una dose di richiamo”.

Chi ha meno di 65 anni può chiedere di fare la terza dose?
“No. In questo caso si mette il proprio medico curante in una situazione sgradevole perché deve fare lui una valutazione sui rischi/benefici, andando contro quello che ha deciso l’autorità federale. Ci possono essere dei casi particolari, ma direi che è troppo presto per fare questo tipo di discussione in questo momento”.

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