Ticino
Nei negozi di Como: “È una stupidata”
Redazione
4 anni fa
Le voci dei commercianti lariani sul divieto di turismo degli acquisti: “È una mossa protezionistica”

Il divieto di turismo degli acquisti, imposto dal Consiglio federale, fa discutere ovunque. Ma in Ticino e nella vicina Lombardia, più che altrove. “È una stupidata”, ha commentato il gerente di un negozio di calzature di Como ai microfoni di Teleticino. “Se una persona viene in Italia, va a mangiare al ristorante, si incontra con delle persone, il virus lo prende se mi compra un paio di scarpe?”.

Andando per negozi, infatti, la misura elvetica viene percepita piuttosto come protezionistica: “Sicuramente la Svizzera lo fa per tutelare la propria economia, per tutelare il proprio paese”, spiega infatti un altro negoziante, ma aggiunge: “Secondo me comunque gli svizzeri in qualche modo faranno comunque acquisti in Italia”. C’è poi chi ricorda come, per alcuni ticinesi lo shopping sul Lario sia tutt’altro che un lusso: “Ci sono alcune famiglie per cui poter acquistare in Italia è un sospiro di sollievo dal punto di vista finanziario”.

Insomma, non va giù ai negozi comaschi la prolungata mancanza dei clienti rossocrociati: “Ha un peso importante, a Como città si va dal 30 al 50% del fatturato”, spiega Marco Cassina, della locale Confcommercio. “Abbiamo lavorato tanto per predisporre le misure di sicurezza nei negozi, siamo un po’ sorpresi da questa regola. Si può venire in Italia per andare al ristorante, per bere un caffè, ma non per fare shopping, ci sembra un po’ strana”.

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