Ticino
Piccole aziende tagliate fuori dai contributi per biciclette aziendali?
Foto CdT/Chiara Zocchetti
Foto CdT/Chiara Zocchetti
Filippo Suessli
4 anni fa
I deputati ecologisti denunciano il fatto che gli incentivi per le bici aziendali siano riservati alle aziende più grandi e che la loro concessione sia troppo restrittiva

Il Ticino non aiuta tutti allo stesso modo? È quanto si chiedono i Verdi, parlando in particolare di biciclette aziendali. L’emendamento del 22 aprile 2020 al Decreto che regola i contributi per la mobilità aziendale ha stabilito che il sussidio per la realizzazione di posteggi per biciclette e per il loro acquisto è riservato alle sole aziende con più di 10 dipendenti.

“È difficile comprendere perché, proprio in un periodo nel quale sarebbe più indicato un sostegno alle piccole imprese e alla mobilità sostenibile, sia stata inserita una modifica che esclude dalla possibilità di usufruire di un importante incentivo più del 90% delle imprese del Ticino”, scrivono i deputati ecologisti in un’interrogazione al Consiglio di Stato. Addirittura, aggiungono, la Sezione della mobilità sarebbe anche più restrittiva nel concedere gli aiuti, finanziando solo l’acquisto di bici condivise e non di quelle utilizzate per il percorso casa lavoro.

“Escludere l’obbligo della condivisione della biciletta dai parametri per l’assegnazione del contributo cantonale (come previsto dal decreto attuale) rappresenta, a nostro avviso, un punto di forza. Il decreto incentiva l’uso della bicicletta grazie al contributo finanziario ma anche alla libertà di scelta: combina infatti un interesse privato con un interesse comune, rendendo le biciclette aziendali ma anche personali”, si legge nell’atto parlamentare firmato da Nicola Schoenenberger, Claudia Crivelli Barella, Cristina Gardenghi, Marco Noi, Samantha Bourgoin e Andrea Stephani.

Ecco quindi le loro domande al Consiglio di Stato;

1. Per quale motivo è stato escluso oltre il 90% delle aziende ticinesi dalla possibilità di beneficiare di un contributo per le biciclette e e-bikes?

2. Come sono cambiate le richieste di contributi da parte delle aziende e la concessione degli stessi da parte del Cantone dall’introduzione del limite dei 10 dipendenti (Art 7 cpv. b del decreto esecutivo), in termini monetari e in numeri assoluti e relativi?

3. Corrisponde al vero che il Cantone concede il contributo per le biciclette per la mobilità aziendale solo se queste ultime sono obbligatoriamente condivise all’interno dell’azienda? In caso affermativo come mai questo criterio non è previsto dal decreto esecutivo concernente la concessione di contributi per la mobilità aziendale?

4. Non ritiene che applicando questo principio si ostacoli l’utilizzo per i tragitti casa – lavoro, mettendo a repentaglio l’obiettivo ultimo del decreto, ovvero la riduzione del traffico motorizzato sulle nostre strade?

5. Le biciclette sussidiate nell’ambito della mobilità aziendale sono quindi intese per gli spostamenti tra una sede e l’altra di aziende di grandi dimensioni (p.es. campus industriali) o per i tragitti sede aziendale – cliente? Il CdS ritiene che una tale offerta corrisponda alla realtà delle aziende ticinesi e risponda alle loro necessità?

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