Ticino
“L’apertura degli impianti da sci la decide l’Italia?”
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Così Marchesi e Quadri al Consiglio federale per chiedere di non chiudere le stazioni che “causerebbero danni economici e occupazionali nelle zone periferiche”

La decisione del Consiglio federale di lasciare aperti gli impianti sciistici in Svizzera ha innescato una discussione a livello europeo. Paesi vicino al nostro, come l’Italia, sta infatti facendo pressione affinché venga decisa una “via europea” e quindi uno stop alle attività invernali per contenere la diffusione del virus.

Non concordano con quest’idea i consiglieri nazionali Piero Marchesi(UDC) e Lorenzo Quadri (Lega), i quali interrogano il Consiglio federale in tal senso. “È intenzione del Governo non cedere a pressioni dall’estero e confermare inequivocabilmente ai propri interlocutori che l’apertura delle stazioni sciistiche in Svizzera non la decide né l’Italia né l’Unione europea?”, tuona Quadri.

Allo stesso modo Marchesi domanda: “il Consiglio federale conferma che non intende chiudere i vari impianti?”. E ancora: “Quali sono le misure introdotte per permettere la normale apertura della stagione invernale e limitare il contagio?”. Inoltre, la chiusura degli impianti, prosegue Marchesi, “causerebbe danni economici e occupazionali soprattutto alle zone periferiche”. In tal senso “il Consiglio federale è pronto a scongiurare una chiusura?”. E infine, “quali misura intende mettere in atto per evitare che sciatori dei paesi vicini si riversino nelle strutture dei Cantoni di confine?”.

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