Ticino
Palazzo del Pretorio a Locarno: scelto il progetto per la ristrutturazione
Un lendering dell’edificio/ Immagine Bardelli architetti associati
Un lendering dell’edificio/ Immagine Bardelli architetti associati
Thomas Schürch
2 anni fa
L’avvio del cantiere è previsto per l’inizio del 2025 e la consegna al pubblico entro la fine del 2027

Il progetto presentato dal gruppo rappresentato dallo studio Bardelli Architetti associati di Locarno si è aggiudicato il concorso per la progettazione della ristrutturazione del Palazzo del Pretorio. Lo comunica il Consiglio di Stato

La storia
Il Palazzo del Pretorio fu commissionato dal Canton Ticino all’architetto Ferdinando Bernasconi nel 1908 e fu inaugurato due anni più tardi. Venne poi ampliato negli anni 30’, Il palazzo è anche ricordato per aver ospitato nella grande aula penale, gli Accordi di Locarno elaborati durante la Conferenza di Pace tenuta a Locarno dal 5 al 16 ottobre 1925.

Le cifre
Nel mese di marzo 2019 il Gran Consiglio ha approvato un credito di 3,87 milioni di franchi per le procedure di concorso e progettazione della ristrutturazione del Pretorio di Locarno. L’edificio è inserito nell’elenco dei beni culturali di interesse cantonale. Per il restauro è previsto un investimento complessivo di circa 35 milioni di franchi. L’avvio del cantiere è previsto per l’inizio del 2025 e la consegna al pubblico entro la fine del 2027. Gli spazi così rinnovati accoglieranno nuovamente le Preture di Locarno Città e Campagna, la Polizia Giudiziaria e la Gendarmeria.

Il concorso
Il concorso è stato pubblicato il 20 luglio scorso e delle 17 candidature pervenute la giuria ha selezionato e ammesso 12 gruppi alla successiva fase di concorso. Il progetto vincente è stato poi scelto all’unanimità dalla giuria in quanto affronta il tema “in modo concreto, sobrio e razionale” rispondendo “in modo corretto ai molti vincoli posti per il rinnovamento del Pretorio e in particolare a quelli stabiliti dai principi della conservazione”. L’intervento misurato prevede di mantenere la tipologia distributiva e gli ambienti originali del Pretorio. Con interventi mirati si propone anche di recuperare la qualità degli ambienti andata persa nel corso del tempo, con particolare riferimento alla sala del Patto di Locarno, oltre che a “preservare le qualità intrinseche dell’edificio”.

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