Ticino
Oggi è la giornata delle mele, visita a chi le coglie
Marco Jäggli
4 anni fa
Oggi si celebra uno dei frutti più radicati nella nostra cultura, fin dal mito della Creazione. Per l’occasione Teleticino si è recata da uno degli ultimi coltivatori ticinesi, che spiega: “Per me la mela è qualcosa di più che naturale”

Dal “frutto proibito” di biblica memoria, fino alla saggezza contadina: “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Oggi è la giornata della mela ed è l’occasione per ricordare tutti i modi in cui questo frutto ha fatto parte o è stato citato nella nostra cultura. Ed è forse a causa di questo legame tradizionale tra mele e salute, forse un po’ meno fondato in tempi di coronavirus, che per l’occasione sono stati distribuiti 800kg di mele tra gli ospedali di Bellinzona, Lugano, Mendrisio, Faido e Novaggio, come ringraziamento per il personale in prima linea nella lotta al Covid-19.

L’ultimo grande coltivatore ticinese
Teleticino per l’occasione ha visitato Cesare Bassi, uno degli ultimi coltivatori ticinesi e continua imperterrito la sua attività a Sant’Antonino: “Sono rimasto l’ultimo, alla fine eravamo due o tre un po’ grossi e adesso rimango solo io con il mio ettaro e mezzo. Ma non sono pentito”. Quattro le varietà coltivate classiche, dalla Gala alla Golden, più alcune varietà resistenti che però, spiega “non sempre funzionano”. 4’600 gli alberi sulla sua proprietà, per un totale di 200 o 300 quintali di raccolto ogni anno. “

“Più che naturale”
“Per me la mela è una cosa püsée che natural. Se la mangi adesso, appena colta è qualcosa di una fragranza che ti soddisfa in tutto” spiega Cesare Bassi, evidentemente appassionato al suo prodotto “Noi la utilizziamo in diversi modi: quella bella va sul mercato mentre quella un po’ piccola la usiamo per il succo e per le mele secche. È un bel giro, praticamente non si guarda quasi niente”.

Guarda il servizio completo di Teleticino in omaggio alla Giornata della Mela:

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