Ticino
“No all’esternalizzazione delle pulizie delle FFS”
Foto FFS
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Lara Sargenti
3 anni fa
Il personale non ci sta e protesta contro la decisione dell’ex regia federale di concentrare i servizi delle pulizie solo nelle stazioni più grandi. Il SEV: “Verranno eliminati centinaia di impieghi”

Le FFS vogliono esternalizzare i servizi di pulizia di tutte le piccole stazioni svizzere, ma il personale non ci sta. A lanciare l’allarme è il sindacato del personale dei trasporti (SEV) che, su mandato del personale fisso e temporaneo, chiede un chiaro cambiamento di rotta all’ex regia federale.

Una doccia fredda per il personale
La comunicazione al personale interessato è arrivata lo scorso giovedì, una doccia fredda per i collaboratori coinvolti, che si trovano ora “nell’insicurezza totale”. “Ai lavoratori temporanei, molti di essi attivi alle FFS da oltre 5 anni, è stata comunicata sia una possibile perdita del posto di lavoro, come pure una possibile assunzione nella nuova organizzazione”, scrive il SEV in una nota. Le FFS hanno spiegato che intendono concentrare i propri servizi di pulizia unicamente nelle grandi stazioni, mentre per quelle più piccole il servizio verrà esternalizzato. Secondo quanto comunica il sindacato con questa operazione, da metà 2022 a fine 2023, andranno persi dai 130 ai 150 posti di lavoro attribuiti attualmente a lavoratori temporanei. Nelle stazioni a media e alta affluenza verranno invece creati 30-50 posti di lavoro. Ma non è al momento ancora chiaro in quali stazioni verrà mantenuto il servizio e in quali invece verrà esternalizzato, spiega il sindacalista Angelo Stroppini, da noi contattato. “Il servizio di pulizia ha sempre funzionato bene, con le stazioni sempre in ordine. Non vediamo perché si debba esternalizzarlo e sbarazzarsi così di validi collaboratori”.

“Un’operazione di risparmio sulle spalle dei lavoratori”
Per il sindacato l’esternalizzazione della pulizia delle piccole stazioni “è di fatto uno scorporo di un’attuale competenza delle FFS” e in questo caso “un’operazione di risparmio fatta sulle spalle di lavoratori che svolgono un lavoro umile ma utilissimo”. Piuttosto, ribadisce il SEV, l’ex regia federale dovrebbe “assumere tutto il personale temporaneo attualmente occupato invece che scaricarne una buona parte con l’ennessima riorganizzazione”. Nella loro presentazione ai dipendenti, le FFS hanno inolte informato che i partner esterni che acquisiranno il lovoro verranno informati su precise direttive “affinché questi rappresentino le FFS con collaboratori identificabili attravero il logo FFS sull’equipaggiamento”. Per il sindacato si tratta di una “presa per i fondelli” per gli attuali collaboratori che perderanno il posto di lavoro. “Non basta l’uso o il trasferimento di un logo aziendale per nascondere ciò a cui siamo di fronte: una vera e propria dismissione verso terzi di un compito tradizionale delle FFS”, conclude il SEV.

Il personale ticinese non ci sta
In Ticino circa una ventina di unità si occupa della pulizia di una trentina di stazioni. Ma il personale ticinese si oppone a questa riorganizzazione e nei prossimi giorni non mancherà di farsi sentire nelle opportune sedi dirigenziali delle FFS. Lo stesso verrà fatto in altre regioni della Svizzera.

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