Ticino
Monteggio adotta la preferenza indigena per le gare d’appalto
© CdT/ Chiara Zocchetti
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Redazione
4 anni fa
Questo criterio varrà circa il 10% nel punteggio d’aggiudicazione, dichiara il sindaco Piero Marchesi

D’ora in poi a Monteggio la nazionalità del personale fara parte dei criteri esaminati nell’aggiudicazione delle gare di appalto. Lo comunica il Sindaco Piero Marchesi in una nota rilasciata alla stampa, per il quale è necessario sostenere le aziende che impiegano manodopera locale, specialmente visti gli effetti del coronavirus sul tessuto economico. La preferenza indigena diverrà quindi un criterio misurabile, “che idealmente dovrebbe valere il 10% del totale del punteggio d’aggiudicazione e premierà l’azienda che nel rispettivo settore avrà più personale residente rispetto alle aziende concorrenti.”

Le motivazioni

Secondo il Sindaco, la misura sarebbe giustificata sulla base che “La Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb) nella sua applicazione prevede obbligatoriamente l’utilizzo di criteri atti a premiare la formazione degli apprendisti, il contributo alla formazione professionale e la responsabilità sociale delle imprese”.

“Gli Enti pubblici a tutti i livelli”, si legge infatti nel comunicato”hanno ora più che mai un ruolo importante nel cercare di stimolare l’economia con investimenti mirati, anche a sostegno dell’occupazione, in particolare quella residente”. Per questo motivo il Municipio di Monteggio, “con l’obiettivo di sostenere le aziende che si sono impegnate e che continuano a impiegare più personale residente dei concorrenti, nei concorsi pubblici di sua competenza utilizza un criterio di aggiudicazione che premia la preferenza indigena.

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