Dare mandato all’Osservatorio europeo di giornalismo, eventualmente in collaborazione con l’Osservatorio della vita politica regionale, di effettuare con scadenza annuale un monitoraggio televisivo, radiofonico e delle testate giornalistiche cartacee e online. È la richiesta fatta al Cantone, tramite mozione, dai granconsiglieri del PC Massimiliano Ay e Lea Ferrari. Lo scopo? Garantire un effettivo pluralismo mediatico.
“Il pluralismo in ambito informativo è un diritto fondamentale ma è garantito solo se a tutti gli attori – in particolar modo quelli politici – viene concessa una equa diffusione delle proprie idee”, si legge nella mozione. “Ciò è particolarmente vero quando il mercato mediatico è sotto pressione con processi di risparmio nelle redazioni e con chiusure di testate. Manca però, al momento, una base di valutazione il più possibile oggettiva di questa situazione”.
L’analisi fornita, prosegue il testo, dovrà contenere “la rappresentazione mediatica quantificata e comparata di tutti i partiti politici durante l’arco di un anno, distinguendo periodi elettorali e non elettorali, per trasmissioni d’informazione e di approfondimento di trasmittenti e testate pubbliche e private”. Potranno essere evidenziati anche altri aspetti legati allo spazio dedicato a cariche istituzionali e l’equa rappresentazione di donne e uomini.
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