Ticino
Locarno, passi avanti per il Museo di storia naturale
Foto città di Locarno
Foto città di Locarno
Lara Sargenti
3 anni fa
Il Municipio ha approvato la documentazione relativa la variante del Piano regolatore volta a inserire la nuova sede del museo all’interno del complesso monastico di Santa Caterina nel centro storico

Nella sua ultima seduta, il Municipio di Locarno ha esaminato ed approvato la documentazione relativa la variante del Piano regolatore del centro storico, volta all’inserimento della nuova sede del Museo cantonale di storia naturale all’interno del complesso monastico di Santa Caterina. “La Città è pronta a fare la sua parte per accogliere il nuovo museo in un luogo di assoluto pregio che appare ideale sotto vari punti di vista”, commenta il vicesindaco e capodicastero pianificazione Paolo Caroni. In questo modo si consolida la base per il trasferimento a Locarno di questa importante struttura museale, secondo l’indirizzo dato dall’autorità cantonale. La documentazione approvata dall’Esecutivo sarà ora inviata al Dipartimento del territorio per l’avvio dell’esame preliminare, al termine del quale sarà organizzata l’informazione pubblica sulla variante al piano regolatore.

Una scelta decisa dal Cantone un anno fa
La procedura dei mandati di studio in parallelo, avviata dal Cantone lo scorso anno, aveva permesso di individuare l’ubicazione migliore per il nuovo stabile da integrare all’interno della vasta area di proprietà cantonale. “Questa soluzione favorisce una corretta integrazione di questo volume con gli edifici di valore storico-culturale che compongono il complesso monastico, rispettando le esigenze di una moderna struttura museale”, si legge in una nota di Palazzo Marcacci. La variante al Piano regolatore del centro storico segue questo indirizzo e definisce in modo chiaro condizioni e parametri per la futura edificazione, come pure le modalità di accesso e le principali caratteristiche che saranno da considerare nello sviluppo successivo del progetto. Emergono in particolare la volontà di conservare le peculiarità degli spazi aperti all’interno delle mura di cinta e la possibilità di utilizzare al meglio le costruzioni esistenti per ospitare la nuova sede del museo nel rispetto del valore storico-culturale delle stesse e dell’attuale Monastero. “Non va dimenticata infatti la possibilità di relazionarsi con il territorio del Locarnese e con altre realtà culturali e scolastiche presenti nella regione”, sottolinea il Municipio, secondo cui la scelta operata dal Consiglio di stato è “la migliore possibile per rapporto alla valorizzazione dei beni di proprietà cantonale e allo sviluppo di un progetto che possa generare un effetto volano per tutte le attività che si svolgono all’interno di una regione come la nostra, ricca di contenuti storici, culturali e naturalistici”.

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