Ticino
“La mezzanotte è molto vicina”
Redazione
3 anni fa
Christian Garzoni commenta i dati odierni e il numero dei ricoveri. “Gli ospedali sono pronti, ma si comincia a sentire una certa pressione”

“È un numero che fa paura, un salto di questo tipo in un giorno è psicologicamente difficile”. È il commento di Christian Garzoni riguardo al numero dei contagi segnalato oggi nel nostro Cantone: 295 nuove infezioni. Anche il numero di pazienti ricoverati in ospedale è salito a 58, di cui 7 in cure intense e 4 in ventilazione. “Quando i numeri aumentano, l’onda parte. Se non facciamo nulla per bloccarla, i numeri continueranno ad aumentare nei prossimi giorni” mette in guarda il direttore sanitario della Clinica Moncucco, assicurando al contempo che gli ospedali sono pronti ad accogliere i pazienti. “Ora diagnostichiamo molti più casi rispetto alla prima ondata perché testiamo tutti, mentre prima erano sono gli ammalati. Purtroppo una parte di loro finisce in ospedale. Ne contiamo circa un paziente su 20. Dal momento della malattia al ricovero passa circa una settimana. Come ospedali siamo pronti, con reparti che sono dedicati completamente a pazienti Covid. È chiaro che cominciamo a sentire una certa pressione. Un reparto è pieno, il secondo comincia a riempirsi. I numeri salgono e questo dimostra che il Covid non è cambiato”.

Molti Cantoni hanno introdotto il coprifuoco. Come valuta questa misura?
“Sono varie le misure che si possono implementare. Secondo me ci vuole un piano chiaro su come agire: quello che dobbiamo fare oggi è massimizzare tutte le misure che non hanno un impatto economico, quindi portare le mascherine nei luoghi chiusi, ridurre i contatti con famigliari e amici, implementare il telelavoro, evitare le aggregazioni, ecc. Poi ci sono altre misure più importanti. Il coprifuoco può essere una misura, ma punterei piuttosto sull’agire delle persone”.

In quale stato di allerta ci troviamo?
“Sappiamo che settimana prossima avremo più ospedalizzati e dobbiamo prepararci per allestire un piano dove mettere i pazienti e i medici. Abbiamo un’ottima collaborazione con Locarno per quanto riguarda la gestione dei pazienti e c’è una coordinazione per quanto riguarda le cure intense. Noi siamo pronti. La preoccupazione è se in un futuro prossimo saranno poi troppi. Ma questo è un tema che lasciamo alla politica”.

Le visite ai pazienti Covid
È notizia di oggi che da lunedì i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati potranno ricevere, dal quinto giorno di ricovero, visite in ospedale. Visite che saranno effettuate da una sola persona designata e per un massimo di 15 minuti ogni due giorni, con rigorose regole di sicurezza. Come mai questa scelta? “È una decisione presa dall’Ufficio del medico cantonale. La sofferenza della solitudine legata alla malattia in ospedale è molto importante. Si è quindi ponderato l’aspetto della sicurezza e l’affetto per la persona malata”.

La mezzanotte è molto vicina
Domenica la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha detto che siamo a 5 minuti dalla mezzanotte. La lancetta si è spostata di qualche minuto? “La mezzanotte è molto vicina” commenta Garzoni. “La politica ha dato molta responsabilità all’individuo. La palla è in mano a tutti noi: se non la giochiamo bene, la mezzanotte arriverà in fretta. A quel punto sarà il Consiglio federale a decidere di richiudere tutto un’altra volta, con tutti i danni che sappiamo ciò comporta” è l’avvertimento di Garzoni.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata