Ticino
L’ultimo saluto a Marco Borradori
Immagine Ticinonews
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Redazione
3 anni fa
DIRETTA – Allo Stadio di Cornaredo si tengono i funerali del sindaco di Lugano, scomparso mercoledì scorso per un attacco cardiaco

Inizia alle 10 la cerimonia funebre per il sindaco di Lugano Marco Borradori, scomparso mercoledì scorso alle 18.10, dopo che martedì è stato vittima di un attacco cardiaco occorsogli mentre faceva jogging.

Durante la cerimonia interverranno il consigliere federale Ignazio Cassis, il consigliere di Stato Norman Gobbi, il vicesindaco di Lugano Michele Foletti, l’amico Andrea Leoni e il famigliare Luca Borradori. Il momento di preghiera e la benedizione del defunto saranno guidati dal vescovo di Lugano Valerio Lazzeri.

Riguarda la diretta di Teleticino

LA DIRETTA

11:24 - “Che la terra le sia lieve signor Sindaco”
La Civica filarmonica di Lugano accompagna in musica la fine della cerimonia. “Che la terra le sia lieve signor sindaco”, ha concluso il cerimoniere Roberto Mazza. Un lungo applauso delle migliaia di persone presenti ha poi accompagnato il feretro che è stato rimesso sul carro funebre e ha lasciato lo Stadio di Cornaredo.

11:19 - La benedizione
Il vescovo Valerio Lazzeri ha poi benedetto il defunto.

11:10 - “In tutti c’è la capacità di praticare e apprezzare il linguaggio della bontà autentica”
Don Valerio Lazzeri guida ora un momento di preghiera. L’omelia è poi incentrata sulla gentilezza e sulla bontà autentica di Marco Borradori. “Possiamo parlare al riguardo di una potenzialità universale dell’umano, di una sensibilità innata e indistruttibile. Riconosciamo subito coloro che sanno guardarci con rispetto. Non ci sono indifferenti quelli che sanno donarci la loro attenzione e rivestirci della loro stima. Li identifichiamo immediatamente e, in fondo, vorremmo tutti riuscire anche noi a fare come loro”, ha detto Lazzeri. “. Basta molte volte un sorriso o una parola buona a farci risorgere dalla tristezza e uscire dall’isolamento. Il sindaco Marco ce ne ha dato molte volte una testimonianza luminosa” e ha continuato: “Il suo tratto affabile verso tutti non era un artificio. Scorreva naturalmente dai suoi gesti e dalle sue parole. L’affabilità gli veniva da dentro, come un’esigenza segreta, a cui egli ha sempre voluto obbedire nello svolgere i diversi e importanti incarichi pubblici da lui ricoperti”. Il vescovo ha quindi invitato tutti a “scoprire anche in noi questa linfa preziosa e nutriente, che fluisce in noi senza fare rumore”.

11:07 - “Ave Maria”
Ora l’Orchestra della Svizzera italiana esegue “Ave Maria” di Franz Schubert.

10:56 - “L’importante è sempre guardare avanti”
Parla ora Luca Borradori, cugino di Marco Borradori: “A tutti voi desidero ricordare Marco prendendo spunto dal suo profilo Instagram. Che è molto più di un profilo Instagram, è una sorta di testamento spirituale. In questo tuo diario scrivevi: l’importante è guardare sempre avanti, con fiducia e ottimismo. Tutti lo sanno, la tempesta e la pioggia non ti hanno mai scoraggiato, anzi dicevi che la pioggia ad alcuni trasmette emozioni, ad altri li bagna soltanto”, ha detto. “Caro Marco tu eri convito, e ci credo, che la vita non si misura dai respiri che si fanno, ma dai momenti di emozione e di gioia che ti tolgono il respiro”. Il cugino poi ha ricordato i valori insegnati loro, a lui e a Marco Borradori, dal nonno paterno Mario e dai loro padri. “Caro Marco, spero che questo tuo modo di fare politica possa fungere da ispirazione ai politici del Ticino”. Per concludere, il cugino ha detto: “Un ultimo caro abbraccio Marco e grazie per tutto”.

10:43 - “Mica può esserci Lugano e non esserci più Marco
“Quando ho saputo che non c’era più niente da fare ho cominciato a girare a vuoto per il centro della Città, stupidamente ho controllato se c’era il lago e c’era, se c’erano Palazzo Civico e Piazza della Riforma, e c’erano. Anche il Parco Ciani, la Foce, il LAC erano tutti lì al loro posto. Ma allora vedi che non è vero, mi sono detto, mica può esserci Lugano e non esserci più Marco”, ha debuttato Andrea Leoni, in rappresentanza degli amici e della famiglia del sindaco Marco Borradori. Leoni ha sottolineato come “Marco ha lasciato in ognuno di noi un piccolo ricordo personale. Come hai potuto segnare uno per uno i cuori di così tanti cittadini”. Leoni ha parlato di “castello d’amore” costruito da Borradori. “Ogni uomo ha un’unità di misura per misurare l’amore da cui è circondato, l’unità di misura di Marco, lo vediamo oggi, è lo stadio”. L’amico ha anche ricordato come nonostante i numerosi successi politici, Borradori preparasse ancora con scrupolo ogni appuntamento importante e come chiedesse spesso consigli. Leoni si è poi concentrato sulle sofferenze di Borradori per le ultime vicissitudini legate all’ex Macello: “Credo proprio di non meritartelo, mi hai detto tutta quest’estate, no Marco non te lo meritavi, tutto questo stadio te lo sta dicendo”.

10:39 - “Meditazione di Thaïs”
L’Orchestra della Svizzera italiana esegue “Meditazione di Thaïs” di Jules Massenet.

10:30 - “Vorrei che fosse un martedì normale”
“Vorrei riavvolgere il nastro della storia per non essere qui con voi, vorrei che fosse un martedì normale”, ha detto il vicesindaco di Lugano Michele Foletti. “Mai Palazzo Civico è stato così amato come in questi giorni, quel Palazzo Civico che Marco voleva sempre aperto”. E ha continuato: “In questi giorno mi sono reso conto che Marco aveva una grande dote, far sentire tutti i cittadini importanti e protagonisti”. “Il nostro sindaco era una persona che aveva dei sogni e questi sogni cercava di realizzarli”, ha continuato il vicesindaco, invitando a coltivare con passione e rispetto i semi del futuro di Lugano piantati da Marco Borradori. “Permettetemi una considerazione personale: oltre a essere stato il mio sindaco, Marco è stato il compagno di un’avventura iniziata assieme oltre trent’anni fa con tanta incoscienza e molto entusiasmo”, ha continuato Foletti con la voce rotta dall’emozione, “ora la mia avventura continua senza di lui, ma sono convinto che Lugano avrà un futuro radioso, perché la forza di questa Città sono le sue cittadine e i suoi cittadini. Vi chiedo quindi di starci vicini, di farci sentire la forza di una comunità unita, solo così potremo portare avanti l’eredità che ci ha lasciato Marco Borradori. Quella di un uomo che ha saputo unire la determinazione e l’ascolto, all’apertura in tutte le sue forme, alla costanza di raggiungere un’obiettivo, all’amore del bello, a una scelta radicale per una vita di servizio”.

10:26 - “Il Cigno”
Dopo l’intervento di Norman Gobbi, l’Orchestra della Svizzera italiana suona “Il Cigno” di Camille Saint-Saëns, composizione amata da Marco Borradori.

10:12 - “Come lui non c’era nessuno”
Tocca poi al consigliere di Stato Norman Gobbi. “Come lui non c’era nessuno”, ha detto. “Uomo pubblico al 100% e allo stesso tempo capace di preservare la sua sfera privata”. Norman Gobbi ne ha ripercorso i risultati politici, parlando di “un uomo che amava le sfide” ne ha narrato i maggiori progetti a cui ha contribuito a Berna, Bellinzona e Lugano. “Marco ha voluto bene al Ticino e il Ticino ha voluto bene a Marco”, ha poi detto Gobbi spostandosi dal Borradori politico al Borradori persona. “Le tue opere e il tuo ricordo saranno sempre con noi. Pensando al tuo modo di vedere il mondo romantico e un po’ fanciullesco penso che avresti trovato adatte le parole di Ricky Nelson: le lacrime di oggi sono gli arcobaleni di domani”, ha concluso Gobbi.

10:05 - “Onorevole signor sindaco, caro Marco”
Parla il consigliere federale Ignazio Cassis. “Onorevole signor sindaco, caro Marco. È il momento del commiato, non ce lo saremmo mai potuti immaginare quando frequentavamo il liceo a pochi passi da qua”. Il consigliere federale ticinese ha poi ripercorso i suoi ricordi della carriera politica e umana di Marco Borradori, raccontandone il cuore “che tu sapevi manifestare con modestia, eleganza e cordialità”. “Eri una fonte d’ispirazione”, ha aggiunto Cassis. “La bellezza della tua persona aveva ben nascosto la fragilità del vivere, te ne sei andato facendo ciò che amavi e mentre i ticinesi amavano ciò che facevi”, ha concluso Ignazio Cassis.

10:00 - Il feretro viene trasportato a spalla
Il feretro di Marco Borradori è stato posizionato e può iniziare la cerimonia, introdotta dal cerimoniere Roberto Mazza.

9:56 - L’omaggio delle bandiere
Le bandiere ufficiali della Città di Lugano e quelle di numerose associazioni cittadine, ma anche di comuni del resto del Cantone, porgono omaggio al feretro del sindaco di Lugano.

9:48 - Il carro funebre è entrato nello stadio
Il corteo sta percorrendo la pista di atletica accompagnato dalle note della Civica filarmonica di Lugano. Tutto lo stadio è in piedi.

9:47 - L’arrivo di Ignazio Cassis
Anche il consigliere federale Ignazio Cassis, che interverrà nel corso della cerimonia, è giunto allo Stadio di Cornaredo, sarà il primo a parlare.

9:42 - Scende il silenzio nello Stadio di Cornaredo
Tutto il pubblico presente allo Stadio di Cornaredo, si è raccolto in silenzio in attesa dell’arrivo del corteo.

9:40 - Le bandiere in attesa dell’ingresso del corteo allo stadio

9:38 - Il saluto dei tifosi dell’FC Lugano

9:33 - Nessun problema ai controlli
Un centinaio di dipendenti del Comune stanno collaborando e non vi è stato finora nessun problema dal punto di vista dei controlli, ha spiegato Roberto Mazza, direttore della Divisione sport della Città di Lugano.

9:30 - Parte il corteo funebre riservato
È partito il corteo funebre. Ad accompagnare il feretro di Marco Borradori solo i famigliari, il Municipio di Lugano, il Consiglio di Stato, i consiglieri comunali, Don Aldo Aliverti, parroco della Cattedrale di San Lorenzo, e la Civica Filarmonica di Lugano.

9:22 - I controlli dei certificati Covid all’ingresso
Per accedere allo Stadio di Cornaredo è necessario presentare il certificato Covid, quindi è necessario o essere vaccinati, guariti da al massimo sei mesi o avere un test negativo risalente al massimo a 48 ore fa.

9:13 - “Una persona irraggiungibile”
“Marco Borradori era una persona secondo me irraggiungibile a tutti i livelli, a livello politico, a livello di rapporti umani. Oggi sono felicissimo che ci sia questa partecipazione perché attesta tutto questo”, ha dichiarato Angelo Renzetti intervistato da Teleticino.

9:04 - Arrivano anche le autorità
Anche lo spazio riservato alle autorità accoglie i primi ospiti. Entrano nello stadio anche le bandiere delle associazioni cittadine.

8:56 - I messaggi della popolazione
Sui maxischermi presenti a Cornaredo scorrono i messaggi che la popolazione ha lasciato sull’apposita pagina del sito web della Città di Lugano.

8:55 - Lo Stadio di Cornaredo si sta riempiendo
I primi cittadini stanno già popolando le tribune dello Stadio di Cornaredo, i cancelli sono stati aperti alle 8.

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