Ticino
Incidenza invariata durante le feste, in Ticino la più alta
Foto © CdT/ Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
3 anni fa
Diminuisce il numero di test positivi tra il 28 dicembre e il 3 gennaio, ma non varia l’incidenza. Al nostro cantone rimane il record negativo

Il numero di test positivi al coronavius in Svizzera e nel Liechtenstein è diminuito del 2,9% nella settimana fra il 28 dicembre e il 3 gennaio rispetto ai sette giorni precedenti. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), nel suo rapporto settimanale, precisa però che durante le feste il comportamento della popolazione è cambiato e che questo ha influenzato i risultati.

Casi in calo, incidenza invariata
Nella settimana in esame (la 53esima dell’anno) i casi confermati in laboratorio sono stati 23’488, contro 29’441 la settimana prima. Il tasso di incidenza della malattia è rimasto praticamente stabile (271,1 casi su 100’000 abitanti, contro 279,9 la settimana prima). Il Ticino è il cantone dove è più elevato: 456 casi ogni 100’000 abitanti. Nei Grigioni il tasso è risultato invariato a 263,3 casi ogni 100’000 abitanti. Rispetto alla settimana 52, l’incidenza è aumentata di oltre il 10% in 9 cantoni, mentre in altri sei e nel principato del Liechtenstein è diminuita di oltre il 10%. Negli 11 cantoni restanti le variazioni sono state inferiori a questa soglia.

27,5% di test in meno
Nei sette giorni presi in considerazione sono stati eseguiti 149’703 tamponi (69% PCR e 31% test antigenici rapidi), il 27,5% in meno rispetto alla settimana precedente. A livello nazionale la percentuale di test positivi è stata del 16,8 %, in aumento se paragonata ai sette giorni precedenti (12,6%).

Questa quota è cresciuta in tutti i cantoni, ad eccezione di Sciaffusa e Obvaldo, e nel Liechtenstein. In Ticino è passata in una settimana dal 18,7% al 21,6% e nei Grigioni dall’11,3% al 13,3%. La quota più bassa di test positivi è stata registrata a Ginevra con il 9,9%, quella più alta ad Appenzello interno con il 34,3%.

Due terzi dei casi riguardavano persone di età compresa fra i 20 e i 59 anni. L’età mediana è costantemente aumentata da inizio settembre, passando da 33 a 45 anni.

Calo di decessi e ricoveri
Nella settimana 53 sono stati annunciati 824 ricoveri, ma l’UFSP prevede più annunci tardivi a causa delle festività. Il numero di pazienti nei reparti di cure intense è leggermente diminuito a 428. In calo anche il numero dei decessi, passato da 543 a 427.

La mortalità rispetto alla popolazione varia molto a seconda dei cantoni: Giura, Appenzello interno, Obvaldo e Nidvaldo non hanno registrato nessuna vittima, mentre a Svitto la percentuale è stata di 10 morti ogni 100’000 abitanti. In Ticino questo indicatore si è attestato a 7,1 decessi su 100’000 abitanti e nei Grigioni a 2,5.

Circa il 60% dei pazienti ricoverati aveva 70 anni o più e il 29% fra i 50 e i 69 anni. Rispetto alla loro percentuale sul totale della popolazione, gli ultraottantenni sono sovrarappresentati negli ospedali. Gli uomini vengono più spesso ricoverati rispetto alle donne.

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