Ticino
Il 3 giugno si potrà andare in Italia o no?
Foto © CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
4 anni fa
Nonostante la decisione di ieri, per molti non è ancora chiaro se il 3 giugno sarà possibile recarsi in Italia e, soprattutto, se sarà possibile tornare indietro. Ne parliamo con il console italiano Mauro Massoni

Dal 3 giugno l’Italia infine aprirà le frontiere con i paesi dell’area Schengen. In Ticino i dubbi rimangono però tanti, specialmente per chi aspetta da mesi di rivedere i propri cari o magari sta pensando di andare in vacanza nel Bel Paese. La domanda, riassumendo, è una sola: dal 3 giugno si potrà o no andare in Italia? Teleticino ne ha parlato con Mauro Massoni, Console d’Italia a Lugano, per saperne di più.

No al turismo degli acquisti
Il primo punto, chiaro, è proprio questo: non sarà consentito andare in Italia per fare la spesa. Resta in vigore quindi il divieto imposto dall’ordinanza federale Covid e si rischia di dover pagare una multa se colti in flagrante. Per tutto il resto, la situazione è meno chiara.

Ricongiungimento famigliare e turismo
Rilanciare il turismo è stato uno dei primi obiettivi della riapertura, visto che proprio da questo settore dipende una buona fetta dell’economia italiana. Lo conferma il Console Massoni, che aggiunge alle motivazioni anche la necessità di molti cittadini di rincontrare i propri cari rimasti all’estero. Per gli svizzeri, tecnicamente, non ci sono problemi da parte italiana, tuttavia le autorità svizzere continuano a sconsigliare ai cittadini di recarsi in Italia, come sottolineato anche da Mauro Massoni. Sconsigliare, non proibire.

“Ma poi mi fanno tornare indietro?”
Questa una delle paure più grandi sottolineate anche da molti utenti del nostro sito: essere bloccati al rientro alla dogana. Teoricamente per un cittadino svizzero, o un titolare di permesso di residenza non dovrebbero esserci problemi, in quanto “anche nel pieno della pandemia” sottolinea il Console, la Svizzera ha sempre consentito di entrare nel Paese a queste categorie di persone.

Riassumendo
Al momento dunque sembrerebbero non esserci ostacoli ufficiali, turismo degli acquisti escluso, per cittadini svizzeri e residenti. Ad ogni modo, bisogna sempre tenere conto della differenza della situazione italiana, che resta più seria rispetto a quella svizzera e che varia grandemente tra regione e regione. È quindi consigliabile prudenza, l’Italia resta un Paese a rischio per la Confederazione e sarebbe meglio attendere comunicazioni ufficiali da parte delle autorità per chiarire questa “zona grigia” dal punto di vista legale.

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