Ticino
“I mezzi pubblici si faranno pubblicità da soli”
Foto CdT/Chiara Zocchetti
Foto CdT/Chiara Zocchetti
Redazione
3 anni fa
Presentata la rivoluzione del trasporto pubblico ticinese, più treni e autobus, nuove linee e la speranza di mettere in ticinesi in carrozza

Mancano meno di dieci giorni al cambio di orario delle Ffs. Quello del 13 dicembre, però, sarà un momento speciale per il Ticino. Infatti il trasporto pubblico nel nostro Cantone vivrà un cambiamento epocale. Basti pensare che per renderlo possibile sono stati creati 250 posti di lavoro. Più corse, anche nelle valli, orari estesi. Nei centri si viaggerà anche oltre mezzanotte, nelle zone più discoste almeno fino alle 20, e non è roba da poco.

Secondo Cantone in Svizzera

Lo conferma Mirco Moser, capo della Sezione della mobilità: “Diventeremo il secondo Cantone in Svizzera per offerta di trasporto pubblico. Questo permetterà a tutti di raggiungere qualsiasi destinazione praticamente a qualsiasi orario, durante un giorno feriale o festivo che sia. Quindi veramente la catena di trasporto completa da A a B con mezzi pubblici”, ha spiegato ai microfoni di Teleticino. L’obiettivo è di far crescere la percentuale di persone che sceglie di spostarsi così. Oggi in Ticino lo fa il 18% dei viaggiatori, in Svizzera interna il 30%. E i prezzi? La convenienza è negli abbonamenti, che permettono di abbattere i costi per l’utente.

A convincere sarà il servizio

Il Cantone punterà sulla pubblicità, ha spiegato Claudio Zali, ma non sarà quello a fare il lavoro di marketing. “Credo che dati come 15 minuti di percorrenza tra la stazione di Lugano e quella di Bellinzona, e di 30 minuti tra la stazione di Locarno e quella di Lugano, abbiano in sé una grande forza di convincimento, perché chi si sposta tra questi agglomerati sa che oggi con l’automobile deve mettere in contro dei tempi molto più lunghi”, afferma il direttore del Dipartimento del Territorio. A mettere i bastoni tra le ruote, in questo periodo c’è la pandemia, che spinge molti a non voler andare sui mezzi pubblici. Ma Zali auspica che quando passerà l’emergenza si possa veramente valutare questa rivoluzione: “Sono convinto che potrà veramente fornire un contributo in termini di qualità di vita e di sostenibilità al nostro Cantone”.

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