Ticino
Gravidanza e Covid: “Più rischi, ma casi rari”
Redazione
4 anni fa
Umberto Botta, specialista in ginecologia, rassicura le pazienti incinte: “Se si rispettano le precauzioni, non c’è da preoccuparsi”

L’Ufficio federale della sanità pubblica ha annunciato ieri di aver inserito le donne incinte tra le persone a rischio di contrarre il coronavirus. Un cambiamento che può preoccupare le donne che sono in dolce attesa o che pianificano di esserlo nel breve futuro. Perché proprio ora questo cambio di rotta? Radio 3i lo ha chiesto a Umberto Botta, specialista in ginecologia e ostetricia della Clinica Sant’Anna di Sorengo.

“All’inizio della pandemia i primi studi mostravano che le pazienti incinte non erano più a rischio rispetto alle altre donne, mentre gli ultimi dati mostrano il contrario. Le donne in gravidanza hanno più rischio di contrarre la malattia di circa 3-5 volte, di contrarla in una forma più grave e di essere ricoverate in cure intense. Questi rischi aumentano anche in base alle comorbosità della paziente, quindi le pazienti con più di 35 anni, pazienti obese o ipertese o con altre pregresse patologie polmonari”. La malattia, aggiunge il medico, può colpire anche il bambino, ma il decorso è più lieve: “Ci può essere anche una trasmissione verticale della malattia, con il neonato che può essere contagiato, soprattutto nel terzo trimestre della gravidanza. Si è però anche visto che i neonati nati con il Covid, contagiati nella fase prenatale o subito dopo il parto, non hanno avuto grandi complicazioni. I sintomi rimangono leggeri e l’evoluzione è favorevole”.

Cambiano le raccomandazioni, ma “ci vuole buon senso”

Nel frattempo la Società Svizzera di Ginecologia e Ostetricia (SSGO) ha cambiato le raccomandazioni per le future mamme. Prosegue Botta: “Se prima non si ritenevano necessarie delle misure particolari, adesso si consiglia di intensificare le misure di prevenzione, come lavarsi bene le mani, evitare di entrare in contatto con le persone malate e soprattutto di indossare la mascherina in tutte le circostanze in cui si è a contatto con altre persone. L’aspetto che è cambiato maggiormente è quello di proteggere le pazienti nell’ambito lavorativo: cercare quindi di prediligere il telelavoro quando è possibile. Bisogna comunque usare anche il buon senso in questa situazione. È vero che c’è un rischio maggiore, ma si parla di casi molto rari e sporadici”.

“State tranquille”

Il messaggio del medico è quindi quello di stare tranquille: “Mi sento di rassicurare la nostra popolazione di donne incinte. L’invito è quello di non lasciarsi prendere dal panico o dalla preoccupazione eccessiva. Se una paziente incinta segue le precauzioni, le possibilità che sviluppi la malattia, che contagi il bambino o abbia delle complicazioni sono molto remote”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata