Ticino
Faggete valmaggesi Patrimonio dell’Unesco
Redazione
3 anni fa
Le faggete delle Valli di Lodano, Busai e Soladino, così come quella di Bettlachstock nel Canton Soletta, sono state iscritte nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco

A un anno e mezzo dall’inoltro della candidatura a Parigi, il riconoscimento è arrivato: le faggete delle Valli di Lodano, Busai e Soladino, così come quella di Bettlachstock nel Canton Soletta, sono state iscritte nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Esse vanno ad aggiungersi ad altre antiche faggete primordiali europee che insieme costituiscono un bene del Patrimonio mondiale transnazionale ubicato in 18 Paesi. Lo comunicano il Dipartimento del Territorio, così come l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

La conferma è giunta nel corso della 44esima seduta del comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco ed è stata siglata con un evento stamane a Lodano, alla presenza delle autorità federali, cantonali e comunali. All’incontro presso il Palazzo comunale e patriziale valmaggese dopo il video-saluto della direttrice dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) Katrin Schneeberger sono intervenuti il coordinatore UFAM della candidatura elvetica Carlo Ossola, il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, il sindaco di Maggia Andrea Sartori e il presidente del Patriziato di Lodano Christian Ferrari; moderatore dell’evento Aron Piezzi, presidente dell’Antenna Vallemaggia. “Questa decisione mette in evidenza l’impegno assunto dalla Svizzera nel proteggere gli ecosistemi a livello mondiale e riconosce la qualità della sua politica a sostegno della biodiversità forestale”, afferma Katrin Schneeberger, direttrice dell’Ufficio federale dell’ambiente.

Forte pressione sulle antiche faggete primordiali
l faggio è la principale specie arborea dell’Europa centrale e si caratterizza per la sua capacità di adattamento alle diverse condizioni climatiche e geografiche. Tuttavia, l’intervento dell’uomo esercita una forte pressione sulle antiche faggete primordiali di cui non restano che poche vestigia. Per questo motivo, la Svizzera ha designato con il sostegno dei Cantoni, dei Comuni e dei proprietari di boschi le due faggete da iscrivere nella Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Dopo una valutazione dettagliata e alcuni sopralluoghi, il 28 luglio 2021 il Comitato del patrimonio mondiale ha deciso di iscrivere le antiche faggete delle Valli di Lodano, Busai e Soladino (TI) e di Bettlachstock (SO) nella Lista del patrimonio mondiale.

Una preziona riserva genetica
Con alberi di oltre 170 anni d’età e una superficie complessiva superiore a 1000 ettari, le due riserve forestali svizzere costituiscono una preziosa riserva genetica, non solo per il faggio ma anche per molte specie animali e vegetali associate che dipendono da questi habitat. Accessibili al pubblico, queste riserve forestali naturali permettono di salvaguardare la biodiversità limitando gli interventi forestali. Le due riserve forestali svizzere, ora iscritte nella Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, fanno parte di un sito seriale transnazionale composto da 94 faggete ubicate in 18 Paesi. La salvaguardia e la gestione di questo patrimonio richiede la cooperazione e il coordinamento tra i diversi Paesi.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata