Ticino
“È scappato dalla realtà, inventando solo bugie”
Filippo Suessli
3 anni fa
La procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis sta illustrando la sua tesi sul presunto delitto del 9 aprile 2019 a Muralto

I giochi erotici finiti male non esistono, esistono gli assassinii, esistono gli omicidi. Così ha detto la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis nell’introdurre la propria requisitoria nel processo per il giallo di Muralto: la morte di una 22enne inglese avvenuta il 9 aprile 2019 nella camera 501 dell’Hotel La Palma Au Lac di Muralto. L’imputato, un 32enne tedesco, sostiene che il dramma sia dovuto a un gioco erotico, un’asfissia erotica, che non è andato come doveva.

Ma l’accusa non ci crede. “L’imputato è solito scappare davanti ai problemi, in questo caso è scappato dalla realtà, dalle proprie responsabilità, inventando solo menzogne”, ha detto la pp. Petra Canonica Alexakis non crede che i due abbiano consumato dei rapporti sessuali quella notte, ma che abbiano solo litigato. Poi solo attraverso le bugie l’uomo ha cercato di sottrarsi alla giustizia. “Con una fuga metaforica, una fuga nella menzogna”, ha detto la procuratrice.

L’accusa nel ricostruire quella notte e le presunte menzogne dell’imputato, ha ripercorso le prove e le testimonianze. La lite sentita dai vicini, il disordine nella camera. La bottiglia d’acqua rotta, il cavo del telefono strappato, l’anello che lei avrebbe gettato a terra nel corso della discussione, l’orecchino di lui caduto verosimilmente durante la colluttazione. Non ciò che si lasciano dietro due amanti focosi e disordinati, ma ciò che si lascia dietro una lite violenta. Un femminicidio, ha detto la procuratrice.

I segni sul corpo della vittima, le escoriazioni, il collo arrossato, raccontano di qualcosa di diverso dal gioco erotico. Soprattutto le lesioni alle gengive della giovane inglese, secondo l’accusa, raccontano di come lui le avrebbe coperto la bocca, per non farla gridare. La procuratrice pubblica continuerà nel pomeriggio la sua requisitoria per poi fare la richiesta di pena che, tutto lascia supporre, sarà una richiesta pesante.

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