Ticino
“Molti contagi legati al settore del commercio”
Stando a quanto riporta Marina Lang la metà dei casi sono di rientro dall’estero e l’altra grande fetta è legata al settore degli acquisti. “Ogni persona contagiata manda circa tre persone in quarantena”

Sull’origine dei contagi l’Ufficio federale della sanità pubblica è stato costretto a fare marcia indietro. Venerdì durante una conferenza stampa era stato affermato che la maggior parte dei contagi avveniva nei locali notturni. Ma la classifica corretta e aggiornata vede al primo posto la famiglia con il 27.2% dei casi, al secondo posto il lavoro con l’8.7% e poi le feste private al 3.0%. Un’altra casistica molto interessante è quella dei casi di origine ignote che sono ben il 40%.

Sul tema del tracciamento i colleghi di Teleticino hanno interpellato Marina Lang, responsabile per il Ticino del Contact Tracing.

Una persona contagiata, tre in quarantena
Il lavoro di chi si occupa di tracciare le persone che sono state in contatto con qualcuno risultato positivo è tutt’altro che facile. A conferma di ciò Lang spiega: “Non riusciamo a stabilire sempre al 100% i contatti e il luogo di contagio”. E aggiunge: “I nostri numeri ticinesi sono bassi e ci permettono di svolgere un lavoro abbastanza preciso ma ci rimane sempre una piccola percentuale che non riusciamo a ricondurre e di solito di quei tre o quattro luoghi si identificano i commerci”. Insomma, quando si va a ripercorrere i luoghi e a cercare di capire se la persona si ricorda di essere stato in contatto in quale ambiente spesso gli spazi interessati sono quelli legati ai negozi, dunque luoghi al chiuso. “Per ogni persona contagiata ad oggi finiscono in quarantena almeno tre persone e quello che notiamo è che gli individui si circoscrivono al contesto famigliare” aggiunge la Lang.

“Contagi di rientro e nel settore del commercio”
In merito a quanto diramato dall’Ufficio federale della sanità pubblica sui luoghi di maggiore contagio Lang spiega: “Non abbiamo una tabella che segue quella federale, ma più della metà dei contagi sono di rientro dall’estero mentre l’altro grosso bacino è legato alle situazioni di compravendita”.

Verso l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi?
Sui contagi di rientro, però, il Ticino non riesce ad avere un controllo sistematico. “Noi non possiamo sapere se tutte le persone che sono rientrate si sono annunciate o no. Da poco è stato introdotto un controllo a campione”, prosegue. Per quanto riguarda, invece, i contagi “ignoti” la Lang ribadisce: “Ci capita spesso che le persone positive sono apparentemente rispettose delle norme di sicurezza ma, quando rimangono dei dubbi sul luogo di contagio, noi li riconduciamo al settore degli acquisti”. Dichiarazioni, quest’ultime, che lasciano intuire la linea che dovrebbe scegliere di intraprendere il Consiglio di Stato (e anche sostenuta dalle autorità mediche) nei prossimi giorni: l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi.

Guarda l’intervista integrale a Marina Lang

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