Ticino
Covid e premi di cassa malati, quali aumenti?
Redazione
4 anni fa
Durante l’annuale conferenza di Curafutura si è discusso dei costi della salute: chi dovrà coprire le perdite dovute al virus? Non è escluso un compromesso

Che incidenza avrà l’epidemia di coronavirus sui premi di cassa malati? La risposta non è ancora chiara, ma qualche ipotesi è stata palesata ieri mattina durante la conferenza stampa di Curafutura, che raggruppa diverse casse malati. Quello che si sa per certo è che l’epidemia ha influito pesantemente sulle strutture sanitarie e sulle casse malattia. Una stima parla di una perdita finanziaria di 1,7 - 1,9 miliardi di franchi. Sono in corso discussioni su chi debba farsi carico di questo danno finanziario. Non è escluso che gli assicuratori facciano capo alle proprie riserve o che ci sarà un intervento del settore pubblico. Le parti auspicano un compromesso.

Se è quasi certo che l’epidemia non impatterà sui premi 2021 (questi vengono stabiliti in base a quello che si prevede di spendere quell’anno), quanto aumenteranno in futuro? Teleticino ha girato la domanda al direttore di Curafutura Pius Zängerle.

“Attualmente abbiamo 9 miliardi di riserve”

Un tema che viene affrontato annualmente da Curafutura è come abbassare i costi della salute. Quest’anno sul tavolo sono state avanzate tre proposte: un nuovo tariffario che andrebbe a rimpiazzare il Tarmed; una nuova convenzione tariffale per farmacisti e farmaci soggetti a prescrizione; considerare le riserve degli assicuratori. A proposito di quest’ultima opzione, Zängerle osserva: “Abbiamo un sistema per coprire i costi per i premi in un anno. Ma non è un sistema di risparmio. Le riserve ci sono per coprire eventi non previsti. Attualmente abbiamo 9 miliardi a disposizione, ma coprono solo tre mesi di prestazione”.

Costi dei test sierologici non coperti

Durante la conferenza stampa si è parlato anche dei costi dei test sierologici. Allo stato attuale non sono coperti dalla cassa malati perché il mercato è invaso da prodotti non tutti di grande qualità, per cui le casse malati non le rimborsano. Chi è al di fuori dello studio del medico cantonale e dell’ente ospedaliero e vuole farsi il testo sierologico, deve quindi pagare di tasca propria.

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