Ticino
Christian Paglia non si ricandida
Laura Milani
4 anni fa
La scelta, ha spiegato il municipale, non è legata alla bufera sui sorpassi. “Non dirò nulla fino al risultato degli audit”

Il municipale di Bellinzona Christian Paglia non si ripresenterà alle elezioni comunali del 2021. Lo ha annunciato lui stesso oggi a Monte Carasso durante una conferenza stampa alla quale era presente anche il presidente del PLR sezionale Marco Nobile.

Una decisione che arriva a poche settimane dalla bufera sui sorpassi da complessivi 5 milioni relativi a tre progetti del suo Dicastero Opere Pubbliche: stadio comunale, policentro della Morobbia, oratorio di Giubiasco. Bufera che però, ha spiegato Christian Paglia, non c’entra con la sua scelta, mossa da motivi personali. “La ragione è che voglio concentrarmi sulla mia professione come dirigente alla Supsi. Sui sorpassi come già annunciato non dirò nulla fino ai risultati degli audit e dell’inchiesta, posso solo confermare che ho sempre fatto tutto in buona fede”.

Christian Paglia ha poi ripercorso la sua carriera politica in seno al PLR bellinzonese: “Ho iniziato a fare politica nel 2004. Allora mi dissero che ero troppo buono per essere un politico, ma l’ho fatto sempre con passione. Prima come consigliere comunale della vecchia Bellinzona, attivo in diverse commissioni. Dal 2011 sono subentrato in Municipio a Decio Cavallini, già allora alle redini del Dicastero Opere pubbliche, forse il settore che più ha subito le pressioni del processo aggregativo. Oggi il Dicastero ha 330 collaboratori, abbiamo portato avanti molti progetti milionari, penso al rifacimento di Viale Stazione, al restauro del bagno pubblico, a quello delle Scuole Nord. Ma come detto sono anche un dirigente della Supsi e in cantiere abbiamo diversi progetti. In accordo con i vertici della Supsi, ho quindi deciso di lasciare la carriera politica per concentrarmi su quella professionale. Mi riservo la possibilità di candidarmi come consigliere comunale”.

Ha poi preso la parola Marco Nobile: “Ringrazio Christian per tutto quanto fatto. Una scelta che ci permette di riflettere con anticipo alla lista che presenteremo l’anno prossimo. Ricordo che anche Andrea Bersani non si ripresenterà. Una scelta che rispetto e che mette in luce ancora una volta la difficile conciliabilità tra la carica di municipale e la professione”.

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