Ticino
“Chiudere i valichi secondari durante la notte”
Immagine CdT
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Redazione
3 anni fa
Dopo l’ultima rapina scatta l’interrogazione della Lega. “È un paradosso che per il caffè ci voglia il Covid pass e per entrare in Svizzera non serva nulla”

Giovedì sera, poco prima delle 19, si è consumata un’altra rapina in un distributore di benzina situato nel Mendrisiotto. “Dopo una breve pausa dovuta alle restrizioni della mobilità causa il Covid-19, i turisti delle rapine, provenienti dalla vicina penisola, si sono nuovamente fatti vivi, passando, come sempre, dai diversi valichi incustoditi”, scrivono in un’interrogazione al Consiglio di Stato Massimiliano Robbiani e Boris Bignasca.

Per i due leghisti attualmente vige un paradosso: “Per bere un caffè al bar bisogna presentare il certificato Covid con carta d’identità o passaporto ma per passare dall’Italia alla Svizzera basta trovare un valico incustodito e il gioco è fatto”.

Le domande al Consiglio di Stato:
- Dopo questa nuova rapina, nei soliti distributori, e guarda caso nella solita regione di confine, il Consiglio di Stato intende nuovamente “farsi avanti verso Berna per chiedere che tutti i valichi siano custoditi?
- Non ritiene opportuno il Consiglio di Stato, perlomeno, chiudere i valichi secondari nelle ore serali? Oppure, vista la situazione di criminalità, chiuderli definitivamente?
- I titolari dei distributori di benzina, dopo le continue rapine, come si sono adoperati per, perlomeno, garantire la sicurezza dei dipendenti?

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