Ticino
Chiasso: nuova pensilina, i bus faticano a passare
Marco Jäggli
3 anni fa
I veicoli pesanti sono spesso costretti ad invadere il marcapiede per effettuare manovra, fatto che viola la legge sulla circolazione e potrebbe spingere a delle modifiche nella struttura

Nel novembre 2020 gli abitanti di Chiasso hanno visto spuntare, nei pressi della stazione Ffs, la nuova pensilina per le autolinee dei bus. Il progetto, che ha coinvolto comune, Ffs, Dt e commissione regionale dei trasporti, dovrebbe essere completato entro il 2022 e mira a riqualificare l’area intorno alla stazione, con novità anche dal punto di vista viario... almeno in teoria. I cantieri infatti lavorano alacremente per finire i lavori entro fine anno, ma stanno emergendo delle problematiche che potrebbero far pensare a un errore di progettazione: la strada infatti, all’altezza della pensilina, è molto stretta e spesso costringe gli autobus a “sconfinare” sul marciapiede per riuscire a fare manovra e a superare quelli fermi sulle “isole” per i passeggeri.

Si rischiano multe
Le criticità in questa situazione non mancano, come sottolinea anche la stessa autolinea mendrisiense (Amsa) dopo le prove di utilizzo del nuovo terminal di interscambio, che dovrebbe sostituire la fermata di Chiasso Ffs dalle prossime settimane. Vista la violazione delle norme della circolazione, che teoricamente potrebbe costare fino a 100 franchi per ogni passaggio sul marciapiede, Amsa ha interpellato i progettisti del Cantone, che hanno risposto che questi ultimi sarebbero “valicabili”. Risposta che non ha convinto in quanto secondo la legge sulla circolazione nessun marciapiede lo è. Un problema che si estende anche all’autolinea 1 italiana che ha il suo capolinea proprio in quella posizione.

“Problema di sicurezza”, si modificherà la struttura?
Gli organi dell’azienda hanno comunicato a Ticinonews che il problema è noto da tempo e che è stato sottoposto alle autorità competenti ma, essendo una questione legata alla sicurezza, potrebbero essere costretti “a valutare la prosecuzione dello svolgimento della linea 1”, con la speranza che “con le opportune modifiche strutturali, “il capolinea di Chiasso possa tornare ad essere una fermata sicura per tutti i nostri utenti”. Dal canto suo Amsa ha invece affermato che “non sarà accettata una situazione durevole in cui i bus siano costretti a passare sul marciapiede”. I progettisti del Cantone hanno invece annunciato di aver dato incarico a una perizia legale sulla situazione, mentre il Dt non ha dato risposta alle domande sul tema”.

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