Entra in vigore oggi l’ordinanza sui certificati COVID, che costituisce la base legale per l’emissione dei documenti in forma cartacea o digitale per le persone vaccinate, guarite o risultate negative a un test. Il sistema di certificazione sarà introdotto gradualmente ed entro fine giugno sarà operativo in tutta la Svizzera. Il documento, compatibile con quello europeo, potrà essere rilasciato anche da studi medici e farmacie. Per quest’ultima categoria Radio 3i ha sentito il portavoce dell’Ordine cantonale Federico Tamò: “La piattaforma c’è ed è stata messa a disposizione dei Cantoni, che dovranno organizzare le modalità per cui i professionisti della salute potranno registrare i dati. Al momento in Ticino stiamo cercando di formare dei “super-utenti” relativi a ogni categoria professionale, che avranno il compito di formare ogni singolo prestatore di servizio che vuole offrire questa prestazione ai propri clienti”.

Le farmacie cosa potranno registrare?
“Ogni professionista della salute che effettua delle prestazioni che rientrano in questo certificato dovrà essere formato per inserire i risultati in questo certificato. Per quanto riguarda le farmacie pensiamo ai test rapidi, PCR, o test sierologici per confermare un avvenuto contagio nel passato. Per le altre farmacie sarà da vedere se verrà data loro la possibilità di riconoscere prestazioni effettuate da altri fornitori, come le vaccinazioni o altro. Questo è ancora da definire”.

L’obiettivo è che entro fine mese il sistema sia in vigore in tutto il paese. Un obiettivo fattibile per il Ticino?
“Deve essere fattibile. L’estate sta arrivando e c’è una grande voglia di poter viaggiare o partecipare a manifestazioni e il certificato rappresenta una porta d’entrata. È dunque importante avere una soluzione che sia valida, ma che arrivi anche in tempi abbastanza stretti”.

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