Ieri il Municicpio di Bellinzona ha annunciato l’apertura del centro di vaccinazione presso le scuole elementari Nord, che aprirà le porte ai cittadini con più di 80 anni e gli eventuali coniugi o conviventi over 75 il prossimo 22 gennaio. La notizia ha stupito l’MPS, soprattutto per l’ubicazione scelta, e ha già inviato un’interpellanza al Consiglio di Stato per sapere se il Cantone è stato coinvolto nella decisione. “Le scuole Nord di Bellinzona sono frequentate da almeno 500 allievi dai 6 agli 11 anni ed oltre 50 docenti”, rimarcano i deputati Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori nell’atto parlamentare. “Dall’inizio della pandemia, quasi 12 mesi fa, si è ripetutamente invitato la popolazione ad evitare i contatti tra nipoti e nonni. Ancora in queste ultime ore il medico cantonale ci ha informati che la variante inglese, giunta nel nostro cantone, è estremamente contagiosa tra i giovani”.
Ricordando il legame riscontrato tra il focolaio nella casa anziani di Balerna e i casi di variante inglese alla scuola media di Morbio Inferiore, l’MPS ritiene che l’organizzazione di questo centro comporti “rischi assai alti” ed è “un’ulteriore dimostrazione di una certa leggerezza”, oltre che di “irresponsabilità” visto che “si obbligano decine e decine di anziani a recarsi nel cuore di una scuola elementare”. Al Governo l’MPS chiede dunque se si è consapevoli del “concreto rischio che corrono gli anziani entrando in contatto con centiana di bambini” e se non ritiene necessario imporre il trasferimento del centro di vaccindazione in un altro luogo.
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