La donna che il 24 novembre del 2020 aggredì due persone alla Manor di Lugano, dovrebbe beneficiare di una scemata imputabilità di grado medio. Ad anticiparlo è la Rsi. Il medico, incaricato dal Ministero pubblico della Confederazione di fare la perizia psichiatrica sulla donna, ritiene che la ventottenne fosse in grado di capire l’illiceità del suo agire, ma il disturbo di cui soffre non le avrebbe permesso di fermarsi. Il rischio di recidiva è stato giudicato alto.

La donna si trova ancora in carcerazione preventiva alla Farera e dovrebbe rimanervi fino alla fine di agosto. L’imputazione, riporta sempre la Rsi, è stata innalzata da tentato omicidio a tentato assassinio.

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