Ticino
Aperture delle terrazze, Suter: “È il minimo”
Domani il Consiglio federale svelerà le sue carte. Secondo Massimo Suter difficilmente ci saranno delle aperture imminenti. Il settore chiede delle decisioni e un orizzonte temporale per ripartire

La ristorazione è uno dei settori più toccati dalla pandemia. Gli esercenti sono ormai fermi da mesi senza la possibilità di aprire nemmeno in parte le proprie strutture. Ora, la riapertura delle terrazze sembrerebbe quella più papabile grazie anche all’arrivo della bella stagione che potrebbe permettere agli avventori di rimanere all’esterno e di conseguenze al settore di ripartire. Ma niente è sicuro, i passi del Governo sono attualmente ancora sconosciuti e gli indicatori scelti non sembrerebbero a vantaggio di un allentamento delle misure. Secondo il presidente di GastroTicino Massimo Suter difficilmente domani il Consiglio federale comunicherà imminenti riaperture ma la speranza è almeno quella di avere un orizzonte temporale per ripartire.

Quali sono le indiscrezioni per domani?
“C’è di tutto e il contrario di tutto. Abbiamo esponenti politici che spingono verso le riaperture e dall’altro canto abbiamo il mondo sanitario che ogni volta invoca alla prudenza e alla paura. Il Consiglio federale quindi non andrà a smentire quanto fatto finora e darà ascolto solo ai dottori. Difficilmente ci saranno delle riaperture”.

Ci sono diverse ipotesi. Continuare con la chiusura o aprire le terrazze?
“A livello egoistico è una variante che mi piacerebbe parecchio. Le aperture delle terrazze è il minimo che il governo dovrebbe concederci. Io credo che adesso sia giunto il momento di dare fiducia al mondo della ristorazione, è chiaro che non tutti potranno approfittare di questa situazione ma bisogna essere consapevoli che tanti potrebbero trarne giovamento”.

E se decidessero la riapertura limitata negli orari, per esempio solo a pranzo. Cosa ne pensa?
“Perché la ristorazione deve essere vincolata? Noi siamo un mondo economico, cerchiamo di fare del nostro meglio per poter combattere la propagazione del virus. Siamo persone oneste e pragmatiche non credo ci sia bisogno di trovare delle soluzioni-gioco. Se apertura sarà, dovrà essere totale e non vincolata sicuramente dagli orari di apertura. Io spero che ci diano un orizzonte temporale”.

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