Ticino
A Lugano servono più curatori
Foto CdT/ Chiara Zocchetti
Foto CdT/ Chiara Zocchetti
Filippo Suessli
3 anni fa
Sono 126 i mandati di curatela attivi, più numerosi e più complessi rispetto allo scorso anno

Aumenta a Lugano la complessità dei casi che necessitano di sostegno sociale, ma è aumentato anche il numero di mandati di curatela, da 120 a fine 2019 a 126 oggi. Per questo a la Città di Lugano ha istituito un gruppo di lavoro per valutare una diversa ripartizione dei casi “a favore di un maggior numero di curatori professionisti”, si legge in un comunicato.

In più, a partire da marzo 2021, “la Città di Lugano e l’ARP3 offriranno un corso di formazione gratuito che interesserà tematiche in ambito di curatele amministrative a favore di persone adulte e curatele educative a favore di minori”, si legge. L’Arp 3, ricordano le autorità comunali, nel 2015 è stata riorganizzata “con l’unificazione delle due autorità competenti per il comprensorio di Lugano in un’unica autorità e, nel 2016, il trasferimento dell’ARP3 in un’unica sede a Breganzona. La riorganizzazione ha comportato un rafforzamento dell’organico che oggi può rispondere in modo tempestivo e qualificato alle crescenti necessità del territorio”.

“L’ARP3 – un progetto pilota nell’ambito della riorganizzazione cantonale del settore della protezione – è suddivisa in due camere, la prima specializzata in ambito di protezione degli adulti e la seconda dei minorenni. I membri delle due camere hanno formazione interdisciplinare e sono specialisti che garantiscono il concetto di collegialità e di interdisciplinarità, così come previsto dalla modifica del codice civile avvenuta nel 2013 e dalle leggi cantonale e federale in materia. L’organico è composto da una presidente (avvocato), una presidente aggiunta (avvocato), un presidente aggiunto (giurista), due membri permanenti (pedagogista clinica e assistente sociale), un delegato del Comune e due aggiunti (assistenti sociali)”.

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