Svizzera
‘Una nuova crisi in Europa sarebbe disastrosa’
Immagine CdT/Gabriele Putzu
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Keystone-ats
2 anni fa
Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis a margine dell’incontro tra il segretario di Stato americano e il ministro degli esteri russo sulla delicata questione dell’Ucraina

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis è preoccupato per un possibile deterioramento della situazione in Ucraina. Nel mezzo di una pandemia, “sarebbe disastroso per l’Europa e per il mondo se una nuova crisi prendesse il sopravvento”, ha detto a Ginevra. “Le discussioni odierne sono avvenute in un momento estremamente difficile”, ha detto ai giornalisti dopo gli incontri con il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov. La riunione suscita una “sensazione positiva”, se non altro perché Washington e Mosca hanno accettato di darsi più tempo per fare progressi nel dialogo, ha aggiunto. Il presidente della Confederazione ha aggiunto che la Svizzera è pronta a ospitare un nuovo incontro tra i due interlocutori. È comunque troppo presto per dire se sarà necessario o meno.

Le sensazioni dopo l’incontro
“Sentiamo la gravità della situazione”, ha detto Cassis. Le discussioni con i rappresentanti di USA e Russia sono state “amichevoli” ma “mirate”. L’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) continuerà ad avere un ruolo importante nella situazione ucraina, ha aggiunto. Il ticinese ritiene che non vi sarà alcuna ripercussione delle attuali tensioni sulla quinta conferenza sulla riforma ucraina, che si terrà a Lugano nel mese di luglio, sempre che non ci sia un deterioramento verso un conflitto.

La Svizzera pronta per affrontare le difficoltà internazionali
Oltre alla sicurezza in Europa, Cassis ha sottolineato che la Svizzera è pronta ad offrire i suoi buoni uffici anche per affrontare le crescenti difficoltà internazionali. Con Blinken il responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri ha discusso pure di Iran e Libia, mentre con Lavrov ha evocato la situazione Bielorussia e la questione dei diritti umani in Russia.

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