Svizzera
Ticino e cantoni latini vogliono misure più strette
Foto © CdT/Gabriele Putzu
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Keystone-ats
4 anni fa
Questo quanto auspicato dai ministri della sanità dei Cantoni latini, che propongono limiti ulteriori ad assembramenti e sport

I ministri della sanità dei Cantoni latini, tra cui rientra anche il Ticino, auspicano un ulteriore rafforzamento delle misure di lotta contro il coronavirus. I recenti sviluppi “minacciano di saturare le capacità dei sistemi sanitari nel prossimo futuro”.

Assembramenti limitati a 10 persone
I consiglieri di Stato della Conferenza latina degli affari sanitari e sociali (CLASS), spiegano in un comunicato, raccomandano ai Cantoni di vietare manifestazioni private e raduni in spazi pubblici con più di dieci persone. I locali pubblici inoltre dovrebbero chiudere alle 23.00. Gli eventi sportivi devono essere limitati a 1000 spettatori con posti a sedere e se questo non fosse possibile devono svolgersi a porte chiuse.

Divieto per gli sport di contatto
Nel comunicato si auspica anche il divieto di praticare sport di contatto amatoriali e il ballo, nonché l’obbligo di indossare maschere nelle corali. Le mascherine dovrebbero essere usate anche nei mercati e nelle fiere, aggiunge CLASS, precisando che in queste manifestazioni si potrà consumare solo seduti e sarà necessario garantire la tracciabilità dei partecipanti.

Più misure nell’istruzione
I membri della CLASS invitano inoltre i dipartimenti dell’istruzione a rafforzare i piani di protezione, in particolare per quanto riguarda l’uso delle mascherine e l’apprendimento a distanza. Chiedono inoltre restrizioni per l’accesso di visitatori negli ospedali e che le visite nella case anziani siano limitate e strettamente controllate.

Inoltre, i ministri della sanità latini si aspettano che le autorità federali limitino o addirittura sospendano le operazioni chirurgiche non urgenti nelle cliniche e negli ospedali pubblici e privati. Una tale decisione dovrebbe essere presa a livello federale, a loro avviso.

Un aiuto dall’esercito
Chiedono inoltre che la Confederazione reintroduca la revoca dei termini di preavviso e di attesa per il lavoro ridotto e che prolunghi il periodo massimo di indennità per le imprese interessate da decisioni restrittive prese dalla Confederazione e dai Cantoni. Vorrebbero pure la reintroduzione del sistema eccezionale di indennità per perdita di guadagno (IPG) e la messa a disposizione di risorse militari per le istituzioni sanitarie cantonali.

Queste raccomandazioni saranno sostenute anche nell’ambito della consultazione intercantonale organizzata dalla Conferenza dei direttori della sanità (CDS) e dal Dipartimento federale dell’interno (DFI). La CLASS riunisce i ministri della sanità dei cantoni Ticino, Berna, Friburgo, Vaud, Vallese, Neuchâtel, Ginevra e Giura.

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