La titolare del negozio in centro a Ginevra Ema Krusi, che ha dovuto chiudere perché si è rifiutata di far indossare la mascherina ai suoi dipendenti e alla clientela (obbligo in vigore in tutti i negozi del Cantone a partire da martedì 28 luglio), ha pubblicato un nuovo video su youtube nel quale annuncia di aver inoltrato ricorso e riaperto il locale, verosimilmente grazie all’effetto sospensivo.

Nel filmato la donna contesta nuovamente i motivi che hanno portato il medico cantonale ginevrino a decidere per la chiusura amministrativa. “Il medico cantonale ha ordinato la chiusura della boutique in base al manifesto appeso sulla vetrina del negozio, in cui si menziona la mancanza di consenso sull’uso delle mascherine e il fatto che non obbligo nessuno a indossarla” spiega la youtuber, mettendo in dubbio le competenze del medico cantonale nell’ordinare la misura. “Nel decreto del Cantone non sono previste chiusure, ma solo delle multe” precisa.

La titolare, diventata ormai la portavoce del movimento “no mask”, raccogliendo diversi commenti positivi sul suo canale, ha ribadito nuovamente il suo rifiuto a far indossare la mascherina. “Per quel che mi concerne la censura non è prevista e continuerò a diffondere la mia opinione perché è un mio diritto”. Il video termina con una dedica: “Dedico questa riapertura a tutte le persone che hanno compreso che la vita è un diritto, che respirare è un diritto”.

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