Svizzera
“Nessun segno di crisi di approvvigionamento”
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
A dirlo è Rolf Galliker, presidente della società di trasporti elvetica. “La Svizzera non deve temere, abbiamo fatto bene i compiti”

Non ci sono segni di una crisi di approvvigionamento in Svizzera a causa della mancanza di autisti di mezzi pesanti: “la situazione in Svizzera è significativamente migliore rispetto al resto d’Europa”. Lo sostiene Rolf Galliker, presidente dell’omonima società di trasporti elvetica, in un’intervista al domenicale “SonntagsBlick”.

“La Svizzera non deve temere”
“Abbiamo fatto bene i compiti. La Svizzera non deve certo temere carenze di approvvigionamento”, afferma il 56enne presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda familiare Galliker Transport, pur ammettendo che molti autisti in Svizzera andranno in pensione nei prossimi anni e che da tempo è difficile trovare giovani sostituti validi. Tuttavia, questo è il caso di quasi tutti i mestieri. Il fatto che in Svizzera i salari siano più alti che altrove aiuta nel reclutamento del personale, ma non è il fattore decisivo. “I problemi in Germania e in altri paesi dell’Europa occidentale hanno un’altra causa: lì per molti anni le aziende di trasporto hanno reclutato quasi esclusivamente autisti a basso costo dall’Europa dell’Est e hanno lasciato che lo status degli autisti locali si deteriorasse”, precisa Galliker. Per molto tempo, questo “serbatoio” di personale è sembrato essere inesauribile. Ora sta diventando sempre più chiaro che non si è trattato di una strategia sostenibile. “La qualità della vita in molti paesi dell’Europa orientale è migliorata. Sempre meno autisti sono quindi disposti a stare lontani da casa per settimane per guidare i camion attraverso l’Europa”. I giovani polacchi di oggi preferiscono diventare informatici piuttosto che camionisti. E ora le aziende di trasporto dell’Europa occidentale se ne stanno rendendo conto, afferma il presidente della società elvetica. Secondo Galliker, tocca ad ogni paese formare di nuovo un numero sufficiente di autisti per garantire la logistica nazionale. “Questo non accadrà da un giorno all’altro, ma ci vorranno anni”.

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